Teramo, Mario Sechi racconta le ‘Storie di italiani che non si arrendono’

libro_sechiTeramo. Tutte le volte che ce l’abbiamo fatta. Storie di italiani che non si arrendono“. È il titolo del libro scritto dal direttore del quotidiano Il Tempo, Mario Sechi, che sarà a Teramo, mercoledì, alle ore 18, per la presentazione ufficiale che avrà luogo nella Sala San Carlo del Museo Archeologico, alla presenza del presidente della Regione, Gianni Chiodi.

“L’emergenza nel Paese resta grave” ha commentato il Governatore a proposito del tema affrontato nel libro di Sechi. “Sono molte le sfide che l’Italia si trova oggi ad affrontare. Si tratta di ‘grandi prove’ che il nostro Paese deve cogliere con consapevolezza superando i rischi più gravi di crisi finanziaria e reagendo alle minacce incombenti di recessione. Condivido il fatto che, per centrare l’obiettivo, servono tenacia e spirito di sacrificio. Del resto, l’Italia deve tornare a credere in se stessa perché ha tutte le carte in regola per andare avanti e uscire dalla crisi più forte del passato. L’Abruzzo è la dimostrazione che il nostro Paese ce la può fare. La nostra regione, infatti, in questo momento, è in controtendenza rispetto a certi fenomeni nazionali. E’ una Regione che dimostra una sua vivacità e dinamicità ed ha iniziato una nuova fase, quella del contributo ai processi di crescita e di sviluppo. Nel suo libro Sechi racconta un Paese in grado di far sognare e realizzare i sogni: l’Italia, appunto. L’Abruzzo e’ la dimostrazione che i sogni si possono realizzare. Come? L’Abruzzo tra il 2007 e il 2009 è stata la prima regione italiana ad andare in default, con il settore della sanità commissariato. Oggi abbiamo vinto quella battaglia, almeno dal punto di vista dei conti pubblici, mentre resta da giocare la partita della ripresa e del ritorno alla crescita. Una partita che non si potrà più giocare secondo le vecchie regole dell’assistenzialismo e della spesa come variabile indipendente dei cicli economici. Abbiamo anche la possibilità di ridurre le tasse e ciò significa che si e’ fatto un buon lavoro. Siamo fieri di essere in controtendenza rispetto a tutti i fenomeni nazionali e direi anche europei”.

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