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Teramo, parte la corsa a capitale italiana della cultura

 Si è tenuto ieri, nella sede municipale di Via Carducci, il primo incontro del Comitato istituito tra enti ed istituzioni pubbliche per la candidatura di Teramo a “Capitale Italiana della Cultura 2020”. Il Sindaco Maurizio Brucchi ha invitato a partecipare: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Fondazione Tercas, Università di Teramo, Sovrintendenza regionale, il FAI, l’ADSU, la ASL, l’Istituto Zooprofilattico, l’Osservatorio Astronomico, l’INGS-INFN, il Parco Gran Sasso-Laga; presenti, con rappresentanti istituzionali o con funzionari, nella quasi totalità.

 

A questo primo incontro seguiranno altri, con tutto il mondo culturale, economico, sportivo, dell’associazionismo e del volontariato.

 

Moltissimi gli spunti emersi dalla riunione, nel corso della quale sono stati ribaditi i tempi stabiliti dall’organizzazione nazionale per la partecipazione al bando; il prossimo 15 settembre, scadrà il termine per la presentazione del progetto; a metà Novembre verrà ufficializzata la short list con i 10 comuni che, dopo la prima selezione, avranno diritto a proseguire nella valutazione, con conseguenti audizioni e puntualizzazione analitica dei termini di progetto. Il 31 Gennaio 2018, infine, verrà ufficializzata la città prescelta.

 

Sostanzialmente, dai diversi interventi che hanno arricchito l’incontro di ieri, è emersa l’intenzione di individuare una linea di programmazione che in ragione della storia millenaria della città e in considerazione delle eccellenze del territorio, sappia disegnare le prospettive per il futuro; tutto ciò, concretamente, potrebbe svilupparsi attorno alla determinazione di una identità specifica, che riassuma le peculiarità artistiche, monumentali, paesaggistiche, storiche, ambientali, ma anche quelle di elevato significato – seppur in ambiti diversissimi – quali la ricerca, la gastronomia, l’applicazione tecnico-laboratoriale fervidissima nel territorio.

La prospettiva concreta con cui dar corpo a tutto ciò, è da individuare nelle opere il cui iter è già prefigurato o comunque se ne profila lo sviluppo, quali ad esempio: il Teatro Romano, il Bando delle periferie, il Mercato coperto, l’ex manicomio, la riqualificazione dell’area della Stazione ferroviaria, ecc. cui andrebbero ad aggiungersi altre opere da determinare nell’ottica indicata. Sottolineata, infine, l’importanza di coinvolgere l’intero territorio provinciale, con la diretta chiamata dei principali Comuni che ne disegnano il profilo storico-culturale.

 

In chiusura, è stato designato alla Presidenza del Comitato, unanimemente, il prof. Mario Nuzzo.

 

Il sindaco Maurizio Brucchi rileva: “E’ un progetto ambizioso che in ogni caso darà una visione nuova e strategica della nostra città, anche e soprattutto in relazione a quelli che saranno gli effetti della ricostruzione post-sisma. La straordinaria partecipazione in termini di contributi, analisi, pareri, suggerimenti, forniti da tutti i componenti del Comitato, ha confermato come l’ambiziosa aspirazione trovi fondamento non solo in ciò che la nostra città ed il nostro territorio esprimono ma anche nelle intelligenze e nella competenza delle classi dirigenti che amministrano le diverse istituzioni, qualsiasi sia la loro natura. Proprio su queste basi, siamo convinti che la nostra adesione al Bando per la capitale della cultura sia già di per sé, al netto dell’esito finale, una preziosa opportunità per il nostro territorio. Chiameremo al coinvolgimento anche le associazioni culturali e le realtà associative, per far sì che la proposta da presentare diventi ricca, articolata, forte. L’intento è di favorire un riconoscimento finalmente alto e qualificatissimo della vitalità culturale e di conferire rinnovato e vitale slancio all’attrattività e alla proposta che da tale settore emerge, fino a creare benefici di più ampio ventaglio”.