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Chieti si prepara per il XXIV Cammino Nazionale di Fraternità VIDEO

Chieti. Sabato 24 e domenica 25 giugno si svolgerà a Chieti il XXIV Cammino Nazionale di Fratenità delle Confraternite d’Italia.
L’evento, organizzato dall’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, in collaborazione con le Confraternite della città di Chieti, rappresenta il momento più intenso e importante delle attività della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia.
Il Cammino, che segue quello del 2016 di Torino, vedrà la partecipazione di alcune migliaia di confratelli – pellegrini provenienti da tutte le regioni italiane, con i loro abiti tradizionali, le insegne e gli stendardi delle Confraternite di appartenenza che si riuniranno per i loro incontro annuale.
Si tratta di un momento di riflessione sul ruolo sociale e spirituale di questi antichi sodalizi, all’interno della più ampia attività pastorale e culturale delle Diocesi di appartenenza; un confronto tra tradizione e innovazione, pronti a sostenere le proposte delle chiese locali e le sfide della società contemporanea.
“Questa è un’occasione unica con questo incontro che facciamo con la Confraternita italiana – ha sottolineato Giulio Obletter, governatore dell’Arciconfraternita Sacro Monte dei Morti di Chieti – si ha una visione nazionale della nostra città e della nostra Confraternita. La città di Chieti avrà la possibilità di godere di due funzioni di attività culturale e religiosa, ma serve anche per farci conoscere, tanti vengono da fuori, quindi ci appelliamo alla cura dei parroci di tenere aperte le chiese. Abbiamo previsto delle visite nella città sotterranea e nei Musei. Il fatto di organizzare un qualcosa alla Civitella è stata un’idea che è stata raccolta sia a livello cittadino che da parte dell’arcivescovo, ma ringraziamo anche la dottoressa Arbace che ha messo a disposizione la struttura. Credo che sia un momento irripetibile con le montagne di Chieti da sfondo, ci sarà una processione con un percorso che non sarà lungo come quello plenare, toccherà la Trinità ed anche il Corso e piazza San Giustino”.
Il cammino si svilupperà lungo i due giorni con una serie di eventi culturali e religiosi. Sabato 24 mattina alle 10.30 assemblea dei delegati presso l’Auditorium le Crocelle, alle 16.30 convegno al Supercinema sul tema “Società e famiglia – il ruolo delle Confraternite”, la prolusione è affidata al vescovo Mauro Parmeggiani, di recente confermato dal consiglio permanente della Cei assistente ecclesiastico nazionale della Confederazione. Al professor Michele Cascavilla – ordinario di Filosofia del diritto – la relazione su “Il ruolo delle Confraternite in una società in rapida trasformazione”. Alle Confraternite abruzzesi dell’aquilano e del teramano copite dal teremoto verrà consegnato poi il contributo di solidarietà della Confederazione. Chiusura con l’esibizione del Coro dell’Orchestra dell’Arciconfraternita con il celeberrimo Miserere di Selecchy. Alle 22 adorazione eucaristica presso la chiesa di San Domenico al Corso. Sono previste per il sabato mattina visite guidate ala Chieti sotterranea, ai Musei e alle chiese che rimarranno, per l’occasione, sempre aperte.
Domenica 25 giugno all’Anfiteatro de La Civitella sarà celebrata da monsignor Bruno Forte la Santa Messa, cui seguirà la solenne processione che da via Ravizza passando per la Trinità e il Corso Marrucino arriverà in piaza San Giustino dove si consegnerà il testimone al prossimo Cammino di Milano 2018. Ci sarà la partecipazione, tra gli altri, dei monumentali Crocifissi di Andria della grande Infiorata di Artena, dei trinitari di Sulmona con il loro passo caratteristico, lo struscio, seguiti dalle tante Confraternite convenute da ogni regione d’Italia in particolare dalla Sicilia e dalla Puglia, regioni di grande tradizione confraternale.
“Le Confraternite in Italia rappresentano uno straordinario patrimonio soprattutto per quanto riguarda i servizi offerti – ha dichiarato l’arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte – poter dare una luce alla formazione del Concilio Vaticano II è straordinario. Le Confraternite vanno sostenute e allo stesso tempo oltre ad organizzare un cammino fraternitale, vanno fatte anche delle scelte sul piao formativo. Se ci si accosta a Torino e a Milano, significa che non solo si riconosce la ricchezza di questo territorio, di questa realtà diocesana, ma vuol dire che le Confraternite di questa Diocesi sono d qualità”.


Francesco Rapino