Francavilla, cultura e economia al centro di un convegno al Museo Michetti

convegno_al_mumi_su_cultura_e_economiaFrancavilla al Mare. “Non ci dobbiamo incentrare sul mondo che abbiamo in testa, ma su quello che troviamo nelle reti e sui giornali. Il difetto della cultura italiana, a differenza di altre, è che guarda indietro, invece bisognerebbe creare un marketing vincente”.

Lo ha detto questo pomeriggio il professor Ercoli dell’associazione “Popsofia Civitanova” al convegno svoltosi al Museo Michetti di Francavilla al Mare, avente come tema “Cultura e economia – Prospettive per lo sviluppo della città”. Il convegno ha avuto un buon riscontro di pubblico. Si è trattato del secondo appuntamento della “Settimana della cultura”.
“Quello che mi interessa – ha invece detto il professor Centorame della Fondazione Michetti – è la concezione internazionale della cultura. Come diceva Benedetto Croce: La bellezza è ciò che resta. Non abbiamo tempi lunghi, dobbiamo difendere la nostra identità che negli ultimi anni è stata messa da parte”.
“L’Abruzzo è poco conosciuto fuori – ha annotato Enrico Marramiero, della Fondazione Aria – anche se ha grande qualità. Il soggetto cultura deve iniziare ad essere soggetto sociale. La cosa della quale non possiamo fare a meno è la cultura, anche la produzione dei vini può essere intesa come cultura. Bisogna avere il coraggio di produrre prodotti che eccellono e che contraddistinguono il territorio. Credo molto nella concomitanza tra il sacro e il profano, poi nella cultura tutto può essere molto proficuo. L’Abruzzo è una terra meravigliosa che deve saper offrire lavoro, ma il ragazzo, il giovane deve saper alzare la testa e fare esperienze fuori, in questo modo cresce, cosa che non fa stando dietro al web. Dobbiamo cercare di lanciare un sasso cercando di coinvolgere più persone possibili puntando sempre alle eccellenze e alla passione. La passione dei giovani può essere il vero motore per crescere”.
Francesco Rapino

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