Pescara: 8 marzo, le donne soldato si raccontano agli studenti

donne_soldatoPescara. Il Comune dedica la festa dell’8 marzo alle ‘donne con le stellette’ che scelgono di mettere la propria vita al servizio dell’esercito. La vicenda personale di centinaia di ragazze che indossano la divisa per professione e vocazione personale è stata raccontata durante un convegno in comune.

L’incontro dal titolo “Donne con le Stellette. Un’opportunità in più al Servizio dell’Italia” è stato promosso dal presidente della commissione Pari opportunità Daniela Arcieri Mastromattei. L’appuntamento si inserisce a pieno titolo nel dibattito sul ruolo della donna all’interno della società, determinando considerazioni sul valore inestimabile dell’apporto offerto quotidianamente alla patria.

L’ingresso delle donne all’interno delle Forze Armate, infatti, è il traguardo di un lungo percorso di rivendicazione sancito con la legge 380 del 1999 che ha permesso allo Stato di valorizzare la preziosissima risorsa femminile all’interno dell’esercito, destinando le donne sia all’area operativa che a quella logistica. Infatti le soldatesse italiane, come i colleghi uomini, sono impiegate in tutti i teatri operativi di maggior rilevanza e, a partire dal 2001, il personale femminile dell’esercito è destinato sia all’estero, in operazioni di sostegno alla pace, sia in Italia, nelle operazioni legate alla prevenzione di atti terroristici. “Una presenza di pace, di dialogo, e soprattutto di umanità: l’ingresso delle donne nelle Forze Armate ha rappresentato un traguardo e, al tempo stesso, un valore aggiunto per il nostro esercito, che si è arricchito di un contributo unico e fondamentale”, ha detto il sindaco Luigi Albore Mascia nel corso del convegno di stamattina.

Presenti, tra gli altri, il presidente del Consiglio comunale Roberto De Camillis, il generale Leonardo Prizzi, già comandante della Regione Militare Abruzzo, il generale Filiberto Cecchi, già capo di Stato maggiore dell’esercito dal 2005 al 2007, e due donne ufficiali, il capitano degli alpini Katia Franz e il capitano di cavalleria Alessandra Longo, che hanno raccontato alla platea di studenti la propria esperienza, e soprattutto la propria scelta. A spezzare i racconti gli interventi musicali dell’orchestra femminile del Mediterraneo diretta da Antonella De Angelis.
“La celebrazione odierna”, ha spiegato il sindaco Albore Mascia, “non può farci dimenticare anche un’altra tematica scottante che nei giorni scorsi è tornata drammaticamente alla ribalta con due gravissimi fatti di cronaca avvenuti in Abruzzo, ovvero il tema della violenza sessuale, episodi che ancora una volta sottolineano quanto sia importante lavorare sulla prevenzione, sull’educazione degli uomini al rispetto verso la donna, una formazione mentale che deve cominciare innanzitutto nelle scuole”.

“I soldati-donna sono eroi del nostro tempo che sempre più spesso sanno caratterizzare, con la propria presenza, le nostre missioni di pace all’estero”, ha ribadito Arcieri Mastromattei, “dando un segno distintivo all’intero esercito che, fedele al proprio giuramento, ha dispiegato le bandiere delle proprie unità sui martoriati quartieri di Beirut, come sui territori africani della Somalia e del Mozambico, portando stabilità e pace alle genti locali. Truppe animate sempre da sentimenti di grande solidarietà, che hanno contribuito a portare ordine, sicurezza e speranza alle provate popolazioni dell’Iraq settentrionale, della Bosnia, dell’Albania, del Kosovo, così come a Timor Est e in Afghanistan. E in tutti i teatri c’erano le donne italiane”.

I due ufficiali presenti in sala si sono raccontate agli studenti. Prima il capitano degli alpini Katia Franz, effettiva al 9° Reggimento alpini con sede a L’Aquila. Nel 2000, primo anno di arruolamento per le donne nell’esercito Italiano, ha deciso di fare il concorso per entrare all’accademia militare di Modena, iniziando la sua vita militare, trascorrendo lì due anni e dove, dopo un duro addestramento, è stata nominata sottotenente. Nel settembre 2002 è stata trasferita a Torino, nel 2005 si è laureata in Scienze Strategiche ed è stata assegnata al 9° reggimento alpini con sede a L’Aquila, partendo poi per la prima missione in Afghanistan. Il capitano di cavalleria Alessandra Longo, comandante di squadrone presso il reggimento ‘Lancieri di Montebello’ di Roma, ha frequentato l’Accademia militare di Modena; laureata in Scienze Strategiche, ha partecipato all’Operazione Domino, a settembre 2005; l’Operazione ‘Antica Babilonia 9’ in Iraq; l’operazione ‘Joint Enterprise’ in Kosovo e l’Operazione ‘Strade sicure’. Entrambe hanno raccontato agli studenti i periodi dell’addestramento, ma anche la passione per il servizio alla Patria.

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