Chieti, ‘Le nostre donne’ chiude la stagione di prosa al Marrucino

Chieti. Si chiude con una commedia brillante tutta al maschile la Stagione di Prosa del Teatro Marrucino che porta in scena sabato 22 alle 21,00 e domenica 23 alle 17,00 “Le nostre donne” di Eric Assous per la regia di Livio Galassi con Edoardo Siravo, Manuele Morgese e Emanuele Salce.

 Il consueto incontro tra gli attori e i cittadini è previsto domenica 23 nel Foyer del Teatro alle ore 11,30. Tre sono i personaggi che dipingono, dalla loro prospettiva di maschi, il mondo femminile, in un intreccio ritmato e incalzante. Una sera Max e Paul si trovano a casa di Max per la solita partita a carte. Stanno aspettando Simon che è in ritardo. Quando quest’ultimo arriva, sconvolto, confessa di aver strangolato la moglie e cerca negli amici un alibi. Opposte sono le posizioni di Max e Paul: più intransigente il primo, più indulgente il secondo. I tre amici parlano per tutta la notte delle rispettive mogli, della loro amicizia, fino a che Simon – dopo tre pasticche di tranquillante – crolla sul divano. I due amici discutono se mentire alla giustizia per proteggere l’amico oppure denunciarlo. Quando Simon si sveglia, il telefono squilla…

 Lo spettacolo ha avuto un enorme successo in Francia nell’ultima stagione grazie all’intreccio brillante e accattivante del testo e alla partecipazione di tre grandi interpreti come Jean Reno, Richard Berry, Patrick Braoudé.

 Note di regia. Non ci sono, ma invadono la scena: donne amate, odiate, rimpiante, assenze materializzate dai discorsi dei loro uomini in crisi, come loro: colpe riconosciute, colpe imputate; nessuno innocente, nessuno felice, nessuno autonomo. Tre coppie in crisi, come tante altre che trascinano le loro incomprensioni senza l’energia per affrontarle e tentare di risolverle. Due amici aspettano un terzo per una partita a carte. Il ritardatario arriva sconvolto confessando che in un impeto d’ira ha strangolato la moglie (così crede) e chiede aiuto e protezione: la testimonianza di un alibi falso. Livio Galassi.

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