Sarà la mostra “Deja vu” dell’artista teramano Romolo Bosi a riaprire sabato prossimo il Laboratorio di arte contemporanea in largo San Matteo. L’edificio, infatti, aveva ospitato per alcuni mesi, a causa del sisma, l’Ufficio scolastico regionale mentre ora tornerà a rivestire il ruolo di contenitore artistico.
L’esposizione, inaugurata alle 18, comprende oggetti di uso comune, decontestualizzati sulla tela, che diventano riflessioni sull’atto del vedere e impegnano il fruitore ad un maggiore interazione con l’opera.
Le opere sono state realizzate negli ultimissimi anni, in particolare tra il 2013 e il 2017 e testimoniano, con l’utilizzo di materiali diversi, l’interesse di Romolo Bosi per la storia dell’arte contemporanea e segnatamente per alcuni maestri del ‘900 italiano. L’allestimento, inoltre, è stato possibile oltre al contributo del Comune di Teramo che ha messo a disposizione lo spazio, soprattutto grazie al crowdfunding e in particolare utilizzando la nota piattaforma Produzioni dal basso.
“La mostra di Romolo Bosi”, ha commentato il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, “segna la ripresa delle attività espositive della nostra città dopo il sisma, e si carica di uno speciale significato, proprio perché tale ripartenza ha come protagonista un teramano, di affermato e riconosciuto valore. Ora bisogna tornare alla normalità, e intendiamo farlo dando ad essa il carattere dell’eccezionalità; la mostra di Romolo Bosi, sintetizza tali aspetti. Perciò, se è necessario tornare ad edificare laddove il sisma ha distrutto, altrettanto necessario è tornare ad imporre una identità culturale, un profilo, che nessun sisma deve e può annebbiare”.
La mostra rimarrà aperta fino al 7 Maggio prossimo, dalle 16.30 alle 19.30.