Roma. “Giorgio Albertazzi e il Cinema”è il titolo della rassegna dedicata all’indimenticato attore e regista toscano che andrà in scena dal 21 al 26 marzo presso la Sala Trevi di Roma. La Retrospettiva èa cura della “Cineteca Nazionale” di Roma, del“Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini” e delle “Teche Rai”con l’ideazione e la direzione artistica di Davide Cavuti, storico collaboratore in teatro del Maestro Albertazzi, avendo composto le musiche di numerosi suoi spettacoli e recitals.
“Giorgio Albertazzi e il cinema è un emozionante percorso artistico che ci consegna una varietà di personaggi che il Maestro Albertazzi ha fatto diventare da subito icone da imitare, senza incappare mai nella retorica di una interpretazione ed entrando nella valigia dei ricordi di tutti gli italiani– ha affermato Davide Cavuti, ideatore e direttore artistico della Retrospettiva – Ripensare al cinema come anche al teatro e alla televisione del Maestro Giorgio Albertazzi – continua Cavuti – significa ricevere in dono una “poesia” che ci avvolge in un’armonia di passioni, di riflessioni e di amori e ci trasforma, citando una frase di Ennio Flaiano molto cara al Maestro, in veri e propri sognatori con “i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole”.
Tredici film tra i più significativi della straordinaria carriera del Maestro Giorgio Albertazzi, considerato l’ultimo imperatore del Teatro Italiano, uno dei primi divi televisivi e attore e regista di pellicole ancora oggi di grande attualità.
“La retrospettiva su Giorgio Albertazzi si colloca all’interno di un progetto di valorizzazione che la Cineteca Nazionale di Roma sta portando avanti anche in collaborazione con altri Enti e strutture che operano nel mondo del cinema e non solo- recita una nota della Cineteca Nazionaledi Roma – la sinergia con il “Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini” e con le “Teche Rai” ne è un esempio: rivedere il cinema ma anche la televisione di e con Giorgio Albertazzi, significa apprendere l’arte socratica e sublime del mettersi in scena e ricominciare una nuova vita… quella sul palcoscenico”.
Il ricco programma in cartellone inizieràmartedì 21 marzo alle ore 17.00 con la proiezione di “PhiloVance – La strana morte del signor Benson”e a seguire alle ore 19.00“PhiloVance – La fine dei Greene”di Marco Leto (1974); mercoledì 22 marzo alle ore 17, la prima puntata dello sceneggiato televisivo firmato da Giorgio Albertazzi, “George Sand – Nostra signora di Nohant”(1981)che racconta la vita della grande scrittrice francese (Aurore Dupin il suo vero nome,nata nel 1804 e morta nel 1876) intellettuale del suo tempo, femminista e socialista con una meravigliosa Anna Proclemer (compagna di vita e di lavoro del maestro Albertazzi) ed Elisabetta Pozzi, Mariano Rigillo, Laura Morante. A seguire verranno proiettati due film con la regia di Giorgio Albertazzi:si inizierà alle 18.30 con“Gradiva” (1970) con Laura Antonelli, scoperta dal talent-scout Albertazzi, per ricoprire il ruolo di “Gradiva”, la donna che attraversando le epoche diventa un’ossessione del protagonista: la pellicola è la prima trasposizione cinematografica al mondo del saggio sulla Gradiva di Jensen, scritto da Freud e la collaborazione tra il regista e lo psicanalista Cesare Musatti; alle 20.30 “Gli angeli del potere” (1988) un film ambientato nel 1980 a Praga in cui gli angeli “sono l’incarnazione, fantastica, del potere”.“Il film comincia con una donna che gli “angeli” spingono al suicidio con una specie di persuasione psicoanalitica – scriveva il maestro Giorgio Albertazzi in una sua nota di presentazione – La protagonista è una celebre attrice, una star del teatro di Praga, sposata con un operatore di cinema e gli angeli sono nella realtà i funzionari del potere, i medici degli ospedali psichiatrici, la polizia; il film è la storia di un delirio di opposizione per non cedere. Ma la situazione può accadere ovunque – concludeva Albertazzi – non soltanto a Praga, che comunque resta un modello”.
Giovedì 23 marzo saranno proiettati alle ore 17.00“5 donne per l’assassino”di Stelvio Massi (1974)e alle ore 19.00“Lorenzaccio”di Raffaello Pacini (1951); alle ore 21.00 un capolavoro della cinematografia italiana firmato dal compianto Pasquale Squitieri“L’avvocato De Gregorio”(2003), un film di denuncia sulle morti bianchein cui assistiamo ad un «ruolo maiuscolo per Giorgio Albertazzi diretto da Pasquale Squitieri”(Ferzetti):“con questo De Gregorio, Albertazzi entra di prepotenza nella schiera dei personaggi emblematici rappresentando, al di là di un caso umano complesso e perfino non sempre simpatico, la voglia di riscatto di una città umiliata”commenta il critico Levantesi.
Venerdì 24 alleore 17.00“Vita di Dante”(1965), sceneggiato televisivo diretto da Vittorio Cottafavi trasmesso dalla Rai in tre puntate in cui nei panni del sommo poeta era l’attore Giorgio Albertazzi, affiancato da Loretta Goggi e da un cast di attori molti dei quali di formazione teatrale.Alle ore 21.00“L’anno scorso a Marienbad” di Alain Resnais (1961)” Leone d’oro” al “Festival delCinema di Venezia”.Sabato 25 dopo la proiezione alle ore 16.30 di “Jekyll”(1969) splendida rilettura in chiave moderna de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di R. L. Stevenson”scritta e diretta da Giorgio Albertazzi, ancora oggi attuale nel visualizzare i conflitti etici della scienza e l’insuperabile dualismo fra Bene e Male, entità con le quali siamo costretti a fare i conti nel nostro incedere terreno.Alle ore 21.00 la “Serata di Gala” con l’Incontro“Giorgio Albertazzi: tra Cinema, Televisione e Teatro” con la partecipazione di Pia de’ Tolomei, moglie del maestro, Gabriele Antinolfi, direttore della “Cineteca Nazionale” di Roma e degli attori Pino Ammendola, Michele Placido, EdaordoSiravoe del regista Davide Cavuti.Nel corso dell’incontro sarà proiettato il film-documentario “Un’avventura romantica” (2016) di Davide Cavuti, prodotto da Fondazione Pescarabruzzo e da MuTeArt Film, che ricostruisce la vita e le opere del compositore cinematograficoAlessandro Cicognini e che contienel’ultimo lavoro al cinema del Maestro Albertazzi, nei panni di se stesso. Per l’occasione verrà consegnato il “Premio Internazionale Alessandro Cicognini” alla memoria di Giorgio Albertazzi.La rassegna si chiuderà domenica 26 alle ore 16.30 con la proiezione de “L’idiota” (1959) di Giacomo Vaccari in quattro puntate, sceneggiato da Giorgio Albertazzi dal romanzo omonimo (1869) di Fëdor Michàjlovi? Dostoevskij, e con Giorgio Albertazzi nel ruolo del principe LevNikolaevi?Myškin.
“Giorgio Albertazzi e il Cinema”è il titolo della rassegna dedicata all’indimenticato attore e regista toscano che andrà in scena dal 21 al 26 marzo presso la Sala Trevi di Roma. La Retrospettiva èa cura della “Cineteca Nazionale” di Roma, del“Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini” e delle “Teche Rai”con l’ideazione e la direzione artistica di Davide Cavuti, storico collaboratore in teatro del Maestro Albertazzi, avendo composto le musiche di numerosi suoi spettacoli e recitals.
“Giorgio Albertazzi e il cinema è un emozionante percorso artistico che ci consegna una varietà di personaggi che il Maestro Albertazzi ha fatto diventare da subito icone da imitare, senza incappare mai nella retorica di una interpretazione ed entrando nella valigia dei ricordi di tutti gli italiani– ha affermato Davide Cavuti, ideatore e direttore artistico della Retrospettiva – Ripensare al cinema come anche al teatro e alla televisione del Maestro Giorgio Albertazzi – continua Cavuti – significa ricevere in dono una “poesia” che ci avvolge in un’armonia di passioni, di riflessioni e di amori e ci trasforma, citando una frase di Ennio Flaiano molto cara al Maestro, in veri e propri sognatori con “i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole”.
Tredici film tra i più significativi della straordinaria carriera del Maestro Giorgio Albertazzi, considerato l’ultimo imperatore del Teatro Italiano, uno dei primi divi televisivi e attore e regista di pellicole ancora oggi di grande attualità.
“La retrospettiva su Giorgio Albertazzi si colloca all’interno di un progetto di valorizzazione che la Cineteca Nazionale di Roma sta portando avanti anche in collaborazione con altri Enti e strutture che operano nel mondo del cinema e non solo- recita una nota della Cineteca Nazionaledi Roma – la sinergia con il “Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini” e con le “Teche Rai” ne è un esempio: rivedere il cinema ma anche la televisione di e con Giorgio Albertazzi, significa apprendere l’arte socratica e sublime del mettersi in scena e ricominciare una nuova vita… quella sul palcoscenico”.
Il ricco programma in cartellone inizieràmartedì 21 marzo alle ore 17.00 con la proiezione di “PhiloVance – La strana morte del signor Benson”e a seguire alle ore 19.00“PhiloVance – La fine dei Greene”di Marco Leto (1974); mercoledì 22 marzo alle ore 17, la prima puntata dello sceneggiato televisivo firmato da Giorgio Albertazzi, “George Sand – Nostra signora di Nohant”(1981)che racconta la vita della grande scrittrice francese (Aurore Dupin il suo vero nome,nata nel 1804 e morta nel 1876) intellettuale del suo tempo, femminista e socialista con una meravigliosa Anna Proclemer (compagna di vita e di lavoro del maestro Albertazzi) ed Elisabetta Pozzi, Mariano Rigillo, Laura Morante. A seguire verranno proiettati due film con la regia di Giorgio Albertazzi:si inizierà alle 18.30 con“Gradiva” (1970) con Laura Antonelli, scoperta dal talent-scout Albertazzi, per ricoprire il ruolo di “Gradiva”, la donna che attraversando le epoche diventa un’ossessione del protagonista: la pellicola è la prima trasposizione cinematografica al mondo del saggio sulla Gradiva di Jensen, scritto da Freud e la collaborazione tra il regista e lo psicanalista Cesare Musatti; alle 20.30 “Gli angeli del potere” (1988) un film ambientato nel 1980 a Praga in cui gli angeli “sono l’incarnazione, fantastica, del potere”.“Il film comincia con una donna che gli “angeli” spingono al suicidio con una specie di persuasione psicoanalitica – scriveva il maestro Giorgio Albertazzi in una sua nota di presentazione – La protagonista è una celebre attrice, una star del teatro di Praga, sposata con un operatore di cinema e gli angeli sono nella realtà i funzionari del potere, i medici degli ospedali psichiatrici, la polizia; il film è la storia di un delirio di opposizione per non cedere. Ma la situazione può accadere ovunque – concludeva Albertazzi – non soltanto a Praga, che comunque resta un modello”.
Giovedì 23 marzo saranno proiettati alle ore 17.00“5 donne per l’assassino”di Stelvio Massi (1974)e alle ore 19.00“Lorenzaccio”di Raffaello Pacini (1951); alle ore 21.00 un capolavoro della cinematografia italiana firmato dal compianto Pasquale Squitieri“L’avvocato De Gregorio”(2003), un film di denuncia sulle morti bianchein cui assistiamo ad un «ruolo maiuscolo per Giorgio Albertazzi diretto da Pasquale Squitieri”(Ferzetti):“con questo De Gregorio, Albertazzi entra di prepotenza nella schiera dei personaggi emblematici rappresentando, al di là di un caso umano complesso e perfino non sempre simpatico, la voglia di riscatto di una città umiliata”commenta il critico Levantesi.
Venerdì 24 alleore 17.00“Vita di Dante”(1965), sceneggiato televisivo diretto da Vittorio Cottafavi trasmesso dalla Rai in tre puntate in cui nei panni del sommo poeta era l’attore Giorgio Albertazzi, affiancato da Loretta Goggi e da un cast di attori molti dei quali di formazione teatrale.Alle ore 21.00“L’anno scorso a Marienbad” di Alain Resnais (1961)” Leone d’oro” al “Festival delCinema di Venezia”.Sabato 25 dopo la proiezione alle ore 16.30 di “Jekyll”(1969) splendida rilettura in chiave moderna de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di R. L. Stevenson”scritta e diretta da Giorgio Albertazzi, ancora oggi attuale nel visualizzare i conflitti etici della scienza e l’insuperabile dualismo fra Bene e Male, entità con le quali siamo costretti a fare i conti nel nostro incedere terreno.Alle ore 21.00 la “Serata di Gala” con l’Incontro“Giorgio Albertazzi: tra Cinema, Televisione e Teatro” con la partecipazione di Pia de’ Tolomei, moglie del maestro, Gabriele Antinolfi, direttore della “Cineteca Nazionale” di Roma e degli attori Pino Ammendola, Michele Placido, EdaordoSiravoe del regista Davide Cavuti.Nel corso dell’incontro sarà proiettato il film-documentario “Un’avventura romantica” (2016) di Davide Cavuti, prodotto da Fondazione Pescarabruzzo e da MuTeArt Film, che ricostruisce la vita e le opere del compositore cinematograficoAlessandro Cicognini e che contienel’ultimo lavoro al cinema del Maestro Albertazzi, nei panni di se stesso. Per l’occasione verrà consegnato il “Premio Internazionale Alessandro Cicognini” alla memoria di Giorgio Albertazzi.La rassegna si chiuderà domenica 26 alle ore 16.30 con la proiezione de “L’idiota” (1959) di Giacomo Vaccari in quattro puntate, sceneggiato da Giorgio Albertazzi dal romanzo omonimo (1869) di Fëdor Michàjlovi? Dostoevskij, e con Giorgio Albertazzi nel ruolo del principe LevNikolaevi?Myškin.
“Giorgio Albertazzi e il Cinema”è il titolo della rassegna dedicata all’indimenticato attore e regista toscano che andrà in scena dal 21 al 26 marzo presso la Sala Trevi di Roma. La Retrospettiva èa cura della “Cineteca Nazionale” di Roma, del“Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini” e delle “Teche Rai”con l’ideazione e la direzione artistica di Davide Cavuti, storico collaboratore in teatro del Maestro Albertazzi, avendo composto le musiche di numerosi suoi spettacoli e recitals.
“Giorgio Albertazzi e il cinema è un emozionante percorso artistico che ci consegna una varietà di personaggi che il Maestro Albertazzi ha fatto diventare da subito icone da imitare, senza incappare mai nella retorica di una interpretazione ed entrando nella valigia dei ricordi di tutti gli italiani– ha affermato Davide Cavuti, ideatore e direttore artistico della Retrospettiva – Ripensare al cinema come anche al teatro e alla televisione del Maestro Giorgio Albertazzi – continua Cavuti – significa ricevere in dono una “poesia” che ci avvolge in un’armonia di passioni, di riflessioni e di amori e ci trasforma, citando una frase di Ennio Flaiano molto cara al Maestro, in veri e propri sognatori con “i piedi fortemente appoggiati sulle nuvole”.
Tredici film tra i più significativi della straordinaria carriera del Maestro Giorgio Albertazzi, considerato l’ultimo imperatore del Teatro Italiano, uno dei primi divi televisivi e attore e regista di pellicole ancora oggi di grande attualità.
“La retrospettiva su Giorgio Albertazzi si colloca all’interno di un progetto di valorizzazione che la Cineteca Nazionale di Roma sta portando avanti anche in collaborazione con altri Enti e strutture che operano nel mondo del cinema e non solo- recita una nota della Cineteca Nazionaledi Roma – la sinergia con il “Centro Ricerche e Studi Nazionale Alessandro Cicognini” e con le “Teche Rai” ne è un esempio: rivedere il cinema ma anche la televisione di e con Giorgio Albertazzi, significa apprendere l’arte socratica e sublime del mettersi in scena e ricominciare una nuova vita… quella sul palcoscenico”.
Il ricco programma in cartellone inizieràmartedì 21 marzo alle ore 17.00 con la proiezione di “PhiloVance – La strana morte del signor Benson”e a seguire alle ore 19.00“PhiloVance – La fine dei Greene”di Marco Leto (1974); mercoledì 22 marzo alle ore 17, la prima puntata dello sceneggiato televisivo firmato da Giorgio Albertazzi, “George Sand – Nostra signora di Nohant”(1981)che racconta la vita della grande scrittrice francese (Aurore Dupin il suo vero nome,nata nel 1804 e morta nel 1876) intellettuale del suo tempo, femminista e socialista con una meravigliosa Anna Proclemer (compagna di vita e di lavoro del maestro Albertazzi) ed Elisabetta Pozzi, Mariano Rigillo, Laura Morante. A seguire verranno proiettati due film con la regia di Giorgio Albertazzi:si inizierà alle 18.30 con“Gradiva” (1970) con Laura Antonelli, scoperta dal talent-scout Albertazzi, per ricoprire il ruolo di “Gradiva”, la donna che attraversando le epoche diventa un’ossessione del protagonista: la pellicola è la prima trasposizione cinematografica al mondo del saggio sulla Gradiva di Jensen, scritto da Freud e la collaborazione tra il regista e lo psicanalista Cesare Musatti; alle 20.30 “Gli angeli del potere” (1988) un film ambientato nel 1980 a Praga in cui gli angeli “sono l’incarnazione, fantastica, del potere”.“Il film comincia con una donna che gli “angeli” spingono al suicidio con una specie di persuasione psicoanalitica – scriveva il maestro Giorgio Albertazzi in una sua nota di presentazione – La protagonista è una celebre attrice, una star del teatro di Praga, sposata con un operatore di cinema e gli angeli sono nella realtà i funzionari del potere, i medici degli ospedali psichiatrici, la polizia; il film è la storia di un delirio di opposizione per non cedere. Ma la situazione può accadere ovunque – concludeva Albertazzi – non soltanto a Praga, che comunque resta un modello”.
Giovedì 23 marzo saranno proiettati alle ore 17.00“5 donne per l’assassino”di Stelvio Massi (1974)e alle ore 19.00“Lorenzaccio”di Raffaello Pacini (1951); alle ore 21.00 un capolavoro della cinematografia italiana firmato dal compianto Pasquale Squitieri“L’avvocato De Gregorio”(2003), un film di denuncia sulle morti bianchein cui assistiamo ad un «ruolo maiuscolo per Giorgio Albertazzi diretto da Pasquale Squitieri”(Ferzetti):“con questo De Gregorio, Albertazzi entra di prepotenza nella schiera dei personaggi emblematici rappresentando, al di là di un caso umano complesso e perfino non sempre simpatico, la voglia di riscatto di una città umiliata”commenta il critico Levantesi.
Venerdì 24 alleore 17.00“Vita di Dante”(1965), sceneggiato televisivo diretto da Vittorio Cottafavi trasmesso dalla Rai in tre puntate in cui nei panni del sommo poeta era l’attore Giorgio Albertazzi, affiancato da Loretta Goggi e da un cast di attori molti dei quali di formazione teatrale.Alle ore 21.00“L’anno scorso a Marienbad” di Alain Resnais (1961)” Leone d’oro” al “Festival delCinema di Venezia”.Sabato 25 dopo la proiezione alle ore 16.30 di “Jekyll”(1969) splendida rilettura in chiave moderna de “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di R. L. Stevenson”scritta e diretta da Giorgio Albertazzi, ancora oggi attuale nel visualizzare i conflitti etici della scienza e l’insuperabile dualismo fra Bene e Male, entità con le quali siamo costretti a fare i conti nel nostro incedere terreno.Alle ore 21.00 la “Serata di Gala” con l’Incontro“Giorgio Albertazzi: tra Cinema, Televisione e Teatro” con la partecipazione di Pia de’ Tolomei, moglie del maestro, Gabriele Antinolfi, direttore della “Cineteca Nazionale” di Roma e degli attori Pino Ammendola, Michele Placido, EdaordoSiravoe del regista Davide Cavuti.Nel corso dell’incontro sarà proiettato il film-documentario “Un’avventura romantica” (2016) di Davide Cavuti, prodotto da Fondazione Pescarabruzzo e da MuTeArt Film, che ricostruisce la vita e le opere del compositore cinematograficoAlessandro Cicognini e che contienel’ultimo lavoro al cinema del Maestro Albertazzi, nei panni di se stesso. Per l’occasione verrà consegnato il “Premio Internazionale Alessandro Cicognini” alla memoria di Giorgio Albertazzi.La rassegna si chiuderà domenica 26 alle ore 16.30 con la proiezione de “L’idiota” (1959) di Giacomo Vaccari in quattro puntate, sceneggiato da Giorgio Albertazzi dal romanzo omonimo (1869) di Fëdor Michàjlovi? Dostoevskij, e con Giorgio Albertazzi nel ruolo del principe LevNikolaevi?Myškin.