Lanciano. Partirà domenica 19 febbraio p.v., alle ore 17.30, presso la Mediateca John Fante, la rassegna teatrale dal titolo Teatro… in famiglia, umorismo, illusioni, emozioni, magia, fantasia, organizzata dal Comune di Torricella Peligna e dall’Associazione Il Cerchio dell’Amicizia, e ideata e coordinata da Antonio Monte.
L’iniziativa nasce dalla volontà di far riscoprire il gusto per il teatro, in tutte le sue forme e le sue molteplici sfaccettature. Non a caso ogni appuntamento è fissato nel pomeriggio della domenica, alle ore 17.30, in modo da dare la possibilità alle famiglie, ai giovani e ai bambini di partecipare. Sono cinque gli spettacoli che si svolgeranno presso la Mediateca John Fante: il 19 febbraio l’Associazione Culturale Crazy Lab presenterà Magia, con Loran (Mario Andreoli); il 26 febbraio sarà la volta di Domenico Turchi, con Racconti, a cura di Angelo e Domenico Turchi; il 12 marzo Oscar Strizzi e Maurizio Di Marco andranno in scena con Illusioni e risate, dell’Associazione Culturale Crazy Lab; il 26 marzo sarà il turno di Stefano Angelucci Marino, con Arturo Lo Chef , sotto l’insegna del Teatro del Sangro; infine, il 9 aprile, Raffaele Jair e Jacopo Abbonizio diletteranno l’uditorio con Chi c’è, c’è, a cura dell’Associazione Culturale Crazy Lab.
Il 23 aprile, sempre alle ore 17.30, presso la palestra ex edificio scolastico via Bellini, sono attesi Zenone Benedetto e Tiziano Feola dell’Associazione Guardiani dell’Oca- Abruzzo Tour Teatro, con I tre porcellini.
La rassegna, assolutamente innovativa e sperimentale per il Comune di Torricella Peligna, si rivolge soprattutto ai più giovani, tanto che l’ingresso per i ragazzi fino a quattordici anni è gratuito. Per gli adulti sarà possibile, oltre all’acquisto del biglietto singolo, usufruire di varie formule di abbonamento, personalizzabili a seconda delle esigenze (per info 380/1478398 – 339/2620838).
“Il sogno” dice Antonio Monte “ è di vedere i bambini che accompagnano per mano i loro genitori, il teatro della Mediateca John Fante pieno delle loro risate, dei loro commenti, delle loro domande.”