Teramo. Sarà inaugurata domani, alle ore 18, nella Biblioteca provinciale “Delfico” a Teramo, la mostra storico-documentaria dal titolo “Ora più che ognuno riclama libertà. Stato e chiesa in Abruzzo durante la rivoluzione unitaria”.
Alla presentazione interverranno, oltre al direttore della biblioteca Luigi Ponziani ed alla Soprintendente archivistico Maria Teresa Spinozzi, Mario Caratale ordinario di storia del diritto medioevale e moderno all’Università ‘La Sapienza’ e Federico Roggero dell’Università di Teramo.
Realizzata dalla Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo in occasione delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, la mostra si basa su una ricerca documentale condotta prevalentemente negli archivi diocesani di Teramo, Chieti e Lanciano con l’intento di ricostruire in chiave locale i riflessi sociali e politici della grave crisi del rapporto stato-chiesa durante il periodo risorgimentale fino all’unificazione.
I documenti sono organizzati in un percorso cronologico che tocca, a partire dal periodo precedente i moti del 1848, i momenti salienti che hanno portato all’unificazione: i moti, la Costituzione, la Repubblica Romana e la repressione del brigantaggio
Sullo sfondo della grande storia nazionale, la documentazione selezionata, composta di atti ufficiali e corrispondenza, ci consente di seguire le vicende di due diocesi abruzzesi, quella teatina e quella aprutina, note per essere rette da vescovi ‘conservatori’ fedeli al regno borbonico e restii quindi a fornire il loro sostegno alla monarchia sabauda. La minaccia “giacobina”, rappresentata dai Piemontesi, produsse una diaspora dei vescovi meridionali che lasciarono,in segno di protesta, le proprie sedi. Non diversamente l’Arcivescovo di Chieti preferì ritirarsi a L’Aquila, sua città natale, facendo ritorno in diocesi solo nel dicembre 1866. Il Vescovo aprutino Michele Milella, invece, dopo aver rifiutato di celebrare il Te Deum in occasione della festa dell’unificazione e dello Statuto indetta per la prima domenica di giugno del 1861, venne posto sotto stretta sorveglianza e quindi arrestato.
La mostra è corredata da una pubblicazione dallo stesso titolo a diffusione gratuita da richiedere alla Soprintendenza archivistica. La pubblicazione contiene, oltre al catalogo della mostra, un ampio ed articolato studio di Federico Roggero, professore Aggregato nel Dipartimento di Scienze Giuridiche nella Società e nella Storia dell’Università di Teramo che, a partire dalla documentazione, ricostruisce in chiave locale quel periodo della nostra storia cui la storiografia del novecento spesso si riferisce come ‘rivoluzione unitaria’
La mostra potrà essere visitata negli orari di apertura della biblioteca.