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Brucchi, Monticelli e Morra ‘vittime’ degli scherzi telefonici del cabarettista Vincenzo Olivieri

Teramo. Uno scherzo innocente che, tuttavia, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi sembra non aver molto gradito. E’ quello andato in onda oggi, in diretta su Teleponte, durante la trasmissione Cucinema, condotta da Antonio D’Amore.

Ospite in studio, il cabarettista Vincenzo Olivieri. Il discorso cade sul “caso” Armani, il quale pare non gradisca Teramo come città (o “paese” come l’avrebbe definita lui stesso) in cui far giocare la sua squadra di basket. Non ci vuole molto e l’occasione è ghiotta: via libera ad uno dei suoi memorabili scherzi telefonici.

“Vittima” predestinata, il primo cittadino teramano. Dall’altra parte della cornetta, un fantomatico Giorgio Armani gli chiede quale taglia indossa, magari per sancire la pace regalandogli un abito, e gli propone di trascorrere il Capodanno a Teramo con lui, considerato che le due squadre, la Banca Tercas e l’Armani si scontreranno pochi giorni dopo, l’8 gennaio appunto. Brucchi dialoga tranquillamente con il “presunto” stilista di fama mondiale. Pare proprio ci sia cascato. Ma gli scherzi, ad un certo punto, vanno rivelati: Vincenzo Olivieri svela la sua vera identità invitandolo in trasmissione e Brucchi, dopo essersi accertato di essere in diretta, replica seccamente: “Devo fare il sindaco, ho tanti problemi a cui pensare”. Permaloso? Si spera di no, una sana risata fa bene a tutti.

Lo sanno bene anche l’assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra (per lui è arrivata la telefonata di un “presunto” autista dell’Arpa) e il sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, raggiunto al telefono da un fantomatico dirigente dell’Eni, tal Sergio Brambilla, che gli annuncia una conferenza stampa di presentazione della nuova piattaforma di estrazione al largo di Pineto. Monticelli non sembra molto convinto e, quando, Olivieri, gli comunica che non c’è nessun Brambilla, il primo cittadino pinetese gli risponde: “Oliviè, la prossima volta che vengo a Pescara ti butto in mare”. “Tanto c’è l’idrovolante che mi salva” replica il cabarettista!

Ridete, gente, ridete!