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Chieti, Gran Concerto Sinfonico al Teatro Marrucino VIDEO

Chieti. Si terrà il prossimo 5 gennaio, alle ore 20.30, presso il Teatro Marrucino di Chieti, un Gran Concerto Sinfonico diretto dal M° Giuseppe Fabrizio, a capo dell’Orchestra Sinfonica Euroadriatica, nascente formazione orchestrale voluta dai Maestri Sergio Rendine, Maurizio Colasanti, Antonello Pellegrini, il cui ricavato sarà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma dell’Italia centrale.

 “Sono contento di questa iniziativa – ha affermato l’assessore alla Cultura del Comune di Chieti, Antonio Viola – poi sono ancora più contento che l’orchestra sia diretta da un giovane maestro che è giovane ma è di sicuro talento ed insieme a lui c’è un vecchio maestro, Sergio Rendine, che ha fatto veramente tanto bene alla nostra città, mi fa molto piacere ritrovarlo. È un evento che porta in se un soggetto anche più importante perché il ricavato va interamente per la ricostruzione delle zone terremotate. Quindi questo è un significato altissimo, ha un valore importantissimo che esprime tutta la vicinanza e la solidarietà di questa città alle popolazioni colpite da questo tragico evento. Ringrazio il consigliere comunale Marco Di Paolo che ha voluto portare a Chieti questo evento sponsorizzandolo sotto il profilo politico facendo in modo che si potesse realizzare”.

 L’Orchestra “Euroadriatica”, ponte ideale tra arte e cultura di differenti paesi che si affacciano sulle sponde dell’Adriatico, si esibirà in anteprima internazionale eseguendo la Sinfonia n° 40 di Wolfgang Amadeus Mozart, preceduta dall’Ouverture da “Le nozze di Figaro” del musicista salisburghese cui seguirà l’esecuzione della Sinfonia n° 5 di Ludwig van Beethoven.

 “Il maestro Fabrizio farà strada – ha detto il maestro Sergio Rendine – ci metto la faccia perché è un musicista che conosco, ho contribuito e contribuisco alla sua formazione, non lo avrei presentato personalmente se non fossi convinto delle sue eccezionali doti musicali. Entrando in questo Teatro ho provato una grossa emozione, qui è rimasto un pezzo del mio cuore che non se ne andrà mai. Quando sono andato via, l’ultimo giorno ricordo di aver baciato le mura di questo Teatro perché rimane al di la di me e di tutti e deve essere sempre mantenuto al meglio”.

 Giuseppe Fabrizio nasce a Manfredonia (FG) nel 1991. Comincia lo studio del pianoforte all’età di sette anni, laureandosi poi con 110/110 e lode presso il Conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo, nella classe del Maestro Antonio Castagna. Per l’istituto teramano ha lavorato per un anno in qualità di Maestro collaboratore al pianoforte. In seguito si specializza in musica da camera con le professoresse Monica Leone e Cinzia Fazio presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara. Intraprende gli studi di direzione di coro e orchestra dall’età di quattordici anni conseguendo il diploma di merito al Master per direttori d’orchestra come allievo più giovane, organizzato dall’Accademia delle Arti di Pescara, proseguendo poi con i Maestri Giuseppe Piccinino e Pasquale Veleno. Studia composizione con il Maestro Sergio Rendine e contestualmente si perfeziona nella direzione presso l’Accademia Internazionale di Imola con il Maestro Marco Boni. Come direttore esordisce all’età di diciotto anni al Teatro Comunale “Francesco Paolo Tosti” di Ortona. Quando ne ha diciannove conduce parte della tournée italiana della “Kiev Chamber Orchestra” per un totale di 5 concerti, 3 dei quali con la violinista solista bielorussa Svetly Zenevich. In qualità di pianista solista, camerista e direttore si è esibito in diversi palcoscenici: sede RAI nell’ambito del programma televisivo “Uno Mattina”, Expo 2015 di Milano, “Settimana Mozartiana” di Chieti, Teatro comunale “Antonio di Jorio” di Atessa, Teatro comunale “F.P. Tosti” di Ortona, Teatro Marrucino di Chieti, Sala Consiliare del Comune di Pescara, Stagione concertistica “Al Chiaro di Luna” di Torano Nuovo, sala San Carlo di Teramo. Sotto il patrocinio dell’UNICEF ha diretto l’“Academy Symphony Orchestra of Chernivtsy Philarmonic Society” (Ucraina) nel 2013 e la “Rousse Philharmonic Orchestra” (Bielorussia) nel 2014. A seguito della Masterclass tenuta dal Maestro Marco Zuccarini ha diretto in concerto l’“Orchestra Sinfonica Abruzzese” venendo scelto tra i migliori allievi del corso. Ha curato la produzione, in qualità di Maestro concertatore e direttore d’orchestra, del Singspiel di Mozart “Bastiano e Bastiana” per conto dell’Associazione musicale canora “La Rondine” di Teramo.

 “Ringrazio il Comune e l’organizzazione Antico Borgo per avermi chiamato – ha dichiarato il maestro Giuseppe Fabrizio – sarà un concerto dedicato al sisma del Centro Italia, quindi oltre allo scopo culturale ce ne sarà anche uno più importante che è quello umanitario. Grazie alla sensibilità che hanno mostrato sin da subito i membri dell’organizzazione e del Comune. Il concerto prevederà due sinfonie celebri di due giganti del panorama della musica che sono Mozart e Beethoven: la sinfonia numero 40 di Mozart che viene anticipata da Le nozze di Figaro, e la sinfonia numero 5 di Beethoven. Questo perché la sinfonia numero 5 di Beethoven dimostra che, nonostante questo autore venga visto in modo tragico, mostra grande energia. Il concerto è un parallelismo venuto facilmente con ciò che si sta verificando nel Centro Italia. Vogliamo lasciare tutti con un messaggio di speranza per la ricostruzione. Siamo in un momento in cui non sono più nelle prime pagine dei giornali questi avvenimenti, ma è proprio in questi momenti che dobbiamo adoperarci ancora di più per non dimenticare queste persone. Sono orgoglioso di dirigere questa orchestra che sta nascendo, è un nuova orchestra formata da musicisti di assoluto livello, per me sarà veramente un grande piacere confrontarmi con loro. Speriamo di offrire una situazione gradevole al pubblico che speriamo apprezzerà quello che faremo, ce la metteremo tutta. L’Orchestra Sinfonica è nata da tre maestri di fama mondiale che sono Ettore Pellegrino, Sergio Rendine e Maurizio Colasante. Per me è la prima volta con questa orchestra, si è già creato un rapporto di assoluta fiducia. Sono emozionato perché questo è il Teatro in cui sono cresciuto, quindi è un punto di arrivo e di partenza”.

Francesco Rapino