Ad accogliere le due delegazioni c’è un assessore del Comune di Alba Adriatica, Gabriele Viviani, l’unica figura reale di un esercito di quasi 120 figuranti che ripropongono con successo la visita dello sceicco, evento nato dalla goliardia di alcuni albensi (oltre a Viviani, l’iniziativa è stata curata da Bruno Di Giandomenico, con gli amici della traversata e Artabano Forcellese, con la supervisione del regista Mauro Capece). Tra coloro che affollano il tavolo delle autorità, c’è anche un cardinale, e un ministro, tale Lo Russo, che per assonanza e somiglianza ricorda quello vero. Poi la serata prosegue nella firma, anche questa fittizia, di un accordo economico e con dollari (ovviamente falsi), che vengono consegnati con delle valigette. Il pubblico, che strada facendo capisce che si tratta di una burla, segue con attenzione il protocollo, arricchito dalla banda che intona gli inni nazionali e da danzatrici del ventre che allietano gli ospiti. Il tutto si svolge sul lungomare nord di Alba Adriatica, che viene anche in parte chiuso al traffico. Non mancano poi dei siparietti che suscitano l’ilarità, come il generale che cerca di allungare una mazzetta (finta) all’assessore e il servizio di sicurezza che allontana un giornalista per una domanda scomoda. Poi le due delegazioni, a bordo di lussuose vetture, si rimette in moto per un nuovo viaggio, non prima di suggellare il loro accordo con un ricco buffet all’Hotel Lido.