L’Aquila. “L’Università degli Studi dell’Aquila studia come gestire i flussi dei visitatori alle Gallerie degli Uffizi di Firenze”.
Ad affermarlo è il Direttore Eike Schmidt. Al momento dell’insediamento effettivo, avvenuto nello scorso novembre, Schmidt aveva parlato dell’abbattimento delle file come di una delle ‘missioni’ più importanti del suo incarico.
Il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica (DISIM) sta studiando una infrastruttura di monitoraggio ed elaborando un modello statistico-matematico volti a minimizzare le situazioni di congestione interna ed esterna del museo.
“La collaborazione che abbiamo avviato con il dipartimento di informatica dell’Università dell’Aquila – afferma Schmidt- ci sta consentendo di elaborare un vero e proprio modello sociologico e gestionale del museo, sulla base dei flussi di visitatori e delle loro abitudini, così come accade per altri spazi affollati come aeroporti, ospedali, stazioni – ha spiegato Schmidt – nessuno però lo ha mai sperimentato sui musei d’arte: è quello che stiamo facendo adesso. Al momento ci troviamo nella fase di ricerca, in cui stiamo elaborando i dati dei flussi: ma presto partiranno i test pratici, per cosi’ dire, in cui metteremo alla prova questo modello”.
Il funzionamento di questa operazione- ha spiegato ancora il direttore-, “è legato al far venire meno le varie cause che determinano l’intasamento degli Uffizi. Ad esempio, sarà fondamentale aprire più accessi, avviare più percorsi interni, ma non è l’unico fronte: ne abbiamo rilevati 15 su cui agire, tra i quali anche l’aspetto delle prenotazioni, da svecchiare e snellire, con incentivi a fissare la visita via web e non ‘dal vivo’, come succede ora, con gli effetti che si vedono”.
Lo stesso team di ricerca del DISIM sta lavorando su progetti ICT per migliorare la sicurezza nella gestione di grandi eventi, e per rendere le nostre città più a portata d’uomo.