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Teramo, iperidrosi: quando il sudore diventa malattia

Teramo. L’Unità Operativa di Chirurgia Toracica della Asl di Teramo, sede clinica della Cattedra e della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Toracica dell’Università degli studi de L’Aquila, organizza il Corso di aggiornamento per Medici di Medicina Generale e Continuità Assistenziale “Iperidrosi: il sudore che diventa malattia”, in programma il 2 aprile nell’Aula Convegni dell’ospedale Mazzini di Teramo.

L’evento formativo, aperto anche ai Medici Specialisti in Dermatologia, Neurologia, Chirurgia Toracica e tutti gli operatori sanitari sensibili alla problematica affrontata dal Corso di aggiornamento, si innesta nel programma formativo aziendale e prende spunto dal dato epidemiologico che tale condizione sia molto più frequente di quanto si possa ritenere, in quanto spesso sottovalutata dal paziente o addirittura nascosta per pudore anche al proprio Medico curante.

L’iperidrosi è, infatti, una sudorazione abnorme del corpo ed è considerata oggi una vera e propria malattia anche se non se parla molto. Ad essere colpiti sono diversi distretti corporei, quali il viso, le ascelle, le mani e le regioni inguinali. Spesso questa malattia presenta delle ripercussioni sulla vita sociale: infatti chi è affetto da iperidrosi spesso assume degli atteggiamenti tipici dettati dalla difficoltà di interagire con le persone, evitando contatti sociali propri della nostra cultura, come la stretta di mano, e possono avere delle limitazioni funzionali nello svolgere le normali attività quotidiane e lavorative.

Le opzioni terapeutiche sono molteplici, dalla ionoforesi all’iniezione di tossina botulinica, fino alla chirurgia: tutti con risultati a breve e a lungo termine più o meno favorevoli.

L’accresciuto livello di educazione sanitaria della popolazione, favorito anche dai mass media, identifica nella figura del Medico di Medicina Generale il primo e principale riferimento di ogni paziente e per tale motivo questi va identificato come una sorta di ‘osservatorio epidemiologico privilegiato’ anche di patologie come l’iperidrosi che spesso per celia o per disinformazione difficilmente vengono sottoposte dai pazienti all’attenzione degli specialisti del settore. Per contro anche il corretto inquadramento diagnostico e la diretta gestione specialistica può condurre, in molti casi, ad una appropriata scelta di trattamento con buon grado di soddisfazione del paziente.

Nel Centro di Riferimento Regionale per la Video-Chirurgia Toracoscopica Mini-invasiva dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica del Presidio Ospedaliero di Teramo diretta dal Prof. Roberto Crisci, in convenzione con la Facoltà di medicina e Chirurgia dell’Università degli studi de L’Aquila, si effettua la terapia chirurgica di questa patologia mediante un semplice intervento effettuato in Videotoracoscopia: tramite due piccoli accesi toracoscopici si visualizza la cavità toracica e viene eseguita la simpaticectomia, ossia la sezione del tratto di catena nervosa dell’ortosimpatico deputata al controllo della sudorazione delle zone interessate. L’intervento, oltre a presentare un minimo tempo di ospedalizzazione di soli due giorni, è stato reso particolarmente sicuro anche in termini di rischio di complicanze, mediante l’originale utilizzo presso l’U.O. di Chirurgia Toracica di Teramo per la prima volta in Italia per questo tipo di intervento di un particolare strumento chirurgico che garantisce una maggiore precisione di taglio, riducendo la possibilità di lesione delle strutture neurovascolari adiacenti.

Durante il convegno sarà fatto il punto sulla diagnostica, ma anche i moderni e razionali approcci terapeutici dell’iperidrosi, al fine di poter offrire ai pazienti la soluzione terapeutica più appropriata, evitando anche la dispersione di risorse economiche.