Alba Adriatica, teatro dialettale: il tema dell’omofobia nello spettacolo de La Porta Girevole

Alba Adriatica. Il teatro dialettale come momento non soltanto ludico e divertente, ma capace anche di affrontare con il giusto approccio temi molto importanti sul piano dei diritti civili.

L’esempio arriva dall’ultima commedia (“nisciun è perfette!), spettacolo messo in scena dalla compagnia La Porta Girevole di Alba Adriatica, che si cimenta nel teatro dialettale dal 2003.

 

In 13 anni di attività sono state rappresentate 10 commedie dialettali musicali tutte interamente ideate, sceneggiate e interpretate dai ragazzi della compagnia.
L’ultimo lavoro dal titolo “nisciune è perfette!” è stato scritto dal Presidente dell’Associazione Alessandro Casciotti.
E’ una commedia brillante in tre atti tratta dall’opera teatrale parigina ( scitta a cavallo tra l’ottocento ed il novecento) intitolata “La Cage aux folles” la quale ha ispirato il famoso film italiano “il vizietto” ed il film “piume di struzzo”!
La commedia tratta il delicato tema dell’omofobia e lo fa con allegria, a volte con la dovuta irriverenza ma sempre con il necessario rispetto e, soprattutto, sottoponendo al pubblico importanti momenti di riflessione.

La commedia sta registrando, in queste prime apparizioni, grandi apprezzamenti e diversi sono stati i momenti ricchi di grande emozione. Diverse le serate ancora in programma, tra le quali quella in programma a Nereto il prossimo 20 agosto.

 

La scena è ambientata nel soggiorno di un’abitazione occupata da Gigino e dal suo compagno Filù. La notizia della decisione di Giorgio, figlio di Gigino, di convolare a giuste nozze e, soprattutto, il desiderio dei suoceri di Giorgio di conoscere la famiglia del ragazzo, porteranno scompiglio tra le mure domestiche e grande agitazione nell’ “atipico” nucleo familiare di Giorgio. Qualcuno si indignerà ed avrà molto da ridire, ma del resto si sa…… nisciune è perfette!

 
MONOLOGO FINALE DEL PROTAGONISTA GIGINO (Alessandro Casciotti):

 

Ha passat’ sta serat’ e siamo giunti a la conclusion’
ma prima da cuncedamme vuless’ fa na riflession’

ognuno di noi te la propria cocce a nà cagness’ n’ghe nisciune
quanne fuss’ bell’ stà sopra a stu monne senza discussiune

ma lu Padretern’ diversament’ sta cosa l’ha penzat’
e ci’ha fatt’ tutt’ divers’….. un da n’atr’

e per fortuna dico io, ca la cocce ancora me cammin’
di motivi e spiegazioni ve ne putess’ dà na decin’

non so…. ad esempie li not’ è sett’ e tutt’ divers’
ditemi voi…. n’ghe n’accorde sol’ che ce scess’?

nu libbre è fatt’ da na freca d’ parol’….
e n’ghe tant’ paggine n’se n’arcunfront’ una sol’

deta retta a me… nuie sem’ cristian’ e ce ne vantem’
nella vita ce vò lu dialughe, lu ripett’ e lu vuless’ ben’!

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