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L’Aquila, “Terremoto fuori – Terremoto dentro”

L’Aquila. In programma a L’Aquila dal 10 al 13 febbraio una serie di iniziative organizzate da istituzioni e associazioni dell’Emilia Romagna e dell’Aquila per riportare la persona al centro dell’attenzione e aiutarla a essere protagonista e artefice delle scelte che coinvolgeranno il proprio futuro. Il progetto, dal nome “Terremoto fuori – terremoto dentro”, inizierà dopodomani e andrà avanti fino a domenica. A curarlo, il servizio sanitario dell’Emilia Romagna, la sede di Bologna dell’Ingv, l’associazione culturale Anpis dell’Emilia Romagna, le associazioni Folletti e Pitinum dell’Aquila, con l’essenziale supporto della sede italiana dell’organizzazione internazionale “Save the children”.

Si comincerà giovedì 10 febbraio alle 10 con un incontro nei locali del Centro di igiene mentale di Collemaggio e, alle 17, all’hotel 99 Cannelle, gli organizzatori incontreranno i familiari delle vittime del sisma di due anni fa. Venerdì 11, alle 10, all’istituto “Domenico Cotugno” di Pettino, saranno invece proiettati alcuni video realizzati dagli studenti di quella scuola. Alle 17, all’auditorium “Sericchi” della Carispaq, nel complesso di Strinella 88, istituzioni e associazioni che hanno allestito il progetto incontreranno i comitati cittadini. Sabato mattina, un incontro di calcio simbolico tra studenti aquilani e dell’Emilia Romagna nella zona rossa. La conclusione sarà affidata a un forum, in programma domenica 13, alle 16, al Centro di igiene mentale di Collemaggio.

L’istituzione comunale è lieta di sostenere questa iniziativa, carica di tanti significati e di uno spiccato spessore. La Municipalità, infatti, è ben consapevole che la ricostruzione non può essere unicamente quella delle case, dei palazzi e delle strutture in generale – per quanto preponderante – ma la stessa deve essere accompagnata da un’adeguata ‘ricostruzione’ dell’uomo, affinché chi abbia vissuto la tragedia che ci ha colpito possa davvero tornare ad avere quella serenità nelle scelte e nella vita ordinaria, oggi ancora assente.