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Teramo, Nativitas: il Concerto di Natale della Provincia

Teramo. Sabato 11 dicembre, alle ore 21 nella Sala Polifunzionale della Provincia, si terrà il concerto di Natale promosso dalla Provincia di Teramo. Nativitas è un lavoro della compagnia “Il Passagallo” che dal 1998 svolge attività di ricerca riproponendo la musica orale abruzzese e teramana.

L’assessorato provinciale alla Cultura, in occasione di una festività religiosa, solenne e popolare come il Natale, ha scelto di valorizzare le tradizioni con un Concerto che ripercorre i temi di una poesia popolare locale le cui  radici ci rimandano alle culture “diverse” del Mediterraneo.

 

“Fra le motivazioni che hanno indotto questa scelta, spiega l’assessore Giuseppe Antonio Di Michele quella di trasmettere “alle giovani generazioni il senso di appartenenza alle proprie radici: attraverso la musica e i canti di Nativitas emergono quelli che sono gli elementi caratterizzanti la nostra storia e la nostra identità attraverso un percorso che sottolinea gli elementi religiosi e quelli più squisitamente culturali e sociali”. Il Passagallo suonerà in formazione di quintetto con l’uso di strumenti popolari propri della nostra terra ed il repertorio comprenderà brani legati al ciclo del solstizio d’inverno e brani di genere diverso come storie, ballate, orazioni e filastrocche presenti nell’ultimo CD che uscirà proprio nei prossimi giorni.

Il 22 si replica a Silvi Marina, alla Sala Odeon, alle ore 21.

Molti dei brani che si ascolteranno sono contenuti nel nuovo CD “Co’ l’occhi bassi”, prodotto da Musicomania. E’ la terza produzione discografica del gruppo Il passagallo, dopo “Lu solë mo calë” (2002) e “Bonnì bonn’annë” (2008), in cui si evidenzia l’evoluzione di un percorso musicale maturato gradualmente in dodici anni di riproposta. La scelta dei brani presentati nel CD, provenienti dallo straordinario patrimonio della cultura orale abruzzese,  scaturisce dalla particolare attenzione rivolta alla poesia popolare ed alle sue modalità di raccontare sentimenti e storie che, espressi per secoli tra le mura domestiche o in funzione di antichi rituali  legati alla società agro-pastorale, sono ora riposti nella memoria degli anziani depositari e qui rielaborati attraverso uno stile musicale non disgiunto dai canoni tradizionali.

Dei quattordici brani eseguiti cinque conservano le melodie tradizionali mentre i restanti presentano testi tradizionali con musiche composte da Carlo Di Silvestre ed arrangiate per l’organico Il passagallo da Guerino Marchegiani.