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‘Palermo chiama Italia’: a Pescara hanno risposto 1500 ragazzi

Pescara. Erano in 1500 gli studenti che stamattina hanno riempito il Palazzetto dello sport Giovanni Paolo II, per dire no alla mafia nel ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che per combatterla hanno perso la vita nelle stragi di Capaci e via D’Amelio.

‘Palermo chiama Italia…Pescara risponde’ ha infatti coinvolto gli studenti della Consulta provinciale di Pescara, con l’Istituto Alberghiero De Cecco come scuola capofila.

All’insegna di balli, canti e presentazione di progetti sulla legalità, la manifestazione di oggi si è svolta contemporaneamente ad altre 8 città italiane e ha previsto l’allestimento del ‘Villaggio della Legalità’, con stand e attività ludico laboratoriali dedicati a bambini e ragazzi; l’allestimento artistico è stato curato dai ragazzi del liceo Misticoni-Bellisario.

La mattinata ha avuto dei conduttori d’eccezione: il giornalista ex Iena, Pietro Saracino, affiancato dai presidenti delle Consulte provinciali studentesche, che hanno presentato lavori e performance dei ragazzi alternate ad interventi di artisti, arbitri di calcio ed esponenti della politica locale, tra cui il sindaco, Marco Alessandrini e l’assessore regionale alle Politiche sociali, Marinella Sclocco.

Co-organizzatori dell’evento il Miur, l’Ufficio Scolastico Regionale (Ente capofila), con l’ispettrice Antonella Mancaniello, affiancata da Rita Vitucci, responsabile dell’Ufficio scolastico di Pescara-Chieti, in collaborazione con la Fondazione ‘Giovanni e Francesca Falcone’, l’Associazione ‘Falcone e Borsellino’ e il Comune di Pescara.

Presente anche la Polizia di Stato, con i reparti Stradale, Postale, Ferroviaria, Scuola, Gruppo Cinofilo e Fanfara, poi i Carabinieri e la Guardia Forestale, oltre ai volontari delle associazioni Scout e degli artisti della Clown Terapia.

Uno dei momenti clou per i ragazzi è stato il collegamento in diretta con Giovanni Legnini, il vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura dall’Aula bunker dell’Ucciardone di Palermo, dove si è svolto il maxi-processo, con la premiazione delle scuole che hanno partecipato al concorso sulla legalità promosso dal Miur, ‘Diamo forza al nostro impegno’.

La Fanfara della Polizia ha accompagnato la consegna al sindaco della magnolia da piantare nel territorio cittadino e il tenore Piero Mazzocchetti ha interpretato l’Inno d’Italia, seguito dal ‘Silenzio’, mentre sul maxi-schermo venivano proiettate le immagini di Falcone e Borsellino.

Poi il Prefetto di Pescara, Francesco Provolo, ha letto ai ragazzi i nomi delle vittime della strage di Capaci, 23 maggio 1992, in cui morirono il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta; e i nomi delle vittime della strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e tutta la sua scorta.