Pescara. Il capoluogo adriatico si prepara a ospitare due giorni dedicati alla lotta contro la mafia, con la manifestazione ‘Passi di legalità’, dedicata al giornalista Giuseppe Impastato, ucciso a Cinisi nel 1978. La lotta contro le mafie e contro tutte le forme di illegalità comincia dalle scuole, dai banchi, un invito per i ragazzi al dibattito, al confronto ma, soprattutto un invito ad osservare gli eventi con occhio critico.
La manifestazione ‘Passi di legalità’ che si svolgerà il 22 e 23 novembre prossimi tra Pescara, Ortona e Giulianova, permetterà ai giovani di confrontarsi con Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia, e insieme assistendo inoltre ad uno spettacolo teatrale sul tema. Lo ha annunciato l’assessore alla Solidarietà Carla Panzino nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare l’iniziativa. Presenti anche Germana Aceto, responsabile dell’Associazione ‘Libera Abruzzo’, di Luigia Belli, dell’Associazione ‘On the Road’, e Mariangela Berazzi e Margherita Di Marco, della compagnia teatrale ‘Merli Bianchi’.
“La nostra amministrazione – ha sottolineato l’assessore Panzino – ha voluto fortemente patrocinare l’iniziativa, due giorni di sensibilizzazione nella lotta contro ogni forma di criminalità organizzata per informare la città e avviare la formazione dei nostri ragazzi alla legalità nelle scuole e nei centri di aggregazione sociale”. La manifestazione prenderà il via lunedì prossimo, 22 novembre, alle 12.30, quando Giovanni Impastato incontrerà i ragazzi della Comunità di Soggiorno Proposta a Ortona e i gruppi della Federazione regionale del Coordinamento Nazionale dei Centri di Accoglienza, affidato a ‘On the Road’.
“Nella giornata di marted’, ci sarà un dibattito – ha spiegato Germana Aceto – a cui sarà presente anche il giornalista Angelo Venti, cronista di Libera Abruzzo che dal giorno del terremoto vive a L’Aquila e che grazie alla sua presenza sul territorio e alle sue indagini sta facendo emergere quanto accade in quella città nella difficile fase della ricostruzione. Ma soprattutto il dibattito servirà a far emergere i ‘cento passi di legalità’ dentro tutti noi e, al tempo stesso, quegli atteggiamenti mafiosi che spesso incontriamo anche nel nostro percorso quotidiano”. “Abbiamo voluto ospitare l’evento all’interno dell’Help Center per avviare l’apertura della struttura al territorio – ha spiegato Luigia Belli –, una struttura che darà accoglienza ai senza fissa dimora e ai senzatetto che oggi vivono nei pressi della stazione, ma non per creare un ghetto, ma piuttosto un Polo culturale”.
Monica Coletti