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Pescara presenta “Futuro giovani” e aderisce al Millenium Project

Pescara. Un progetto contro la dispersione scolastica e l’abbandono dei banchi, per aiutare i ragazzi a scegliere meglio il proprio percorso di studi o professionale, a chiarirsi le idee circa l’iter da seguire per divenire medico, poliziotto, docente, ricercatore, o anche elettricista, a comprendere soprattutto i sacrifici connessi a ogni scelta, consentendo agli adolescenti di non perdere fiducia in se stessi e nelle proprie risorse. E’ quello denominato ‘Futuro Giovani’ promosso dall’amministrazione comunale e dall’Università ‘D’Annunzio’, presentato stamane in una sala consiliare gremita di ragazzi delle terze classi delle scuole medie, i veri protagonisti del programma, un progetto che partirà ufficialmente tra circa dieci giorni.

“Ai ragazzi chiederemo di raccontare il proprio futuro, di immaginare la professione che vorranno svolgere da grandi. Quindi consentiremo agli stessi studenti di ‘intervistare’ cittadini che già oggi svolgono quel lavoro, che a loro volta dovranno raccontare il lungo percorso seguito per giungere sino alla mèta, un racconto che consentirà ai ragazzi di confermare le proprie aspirazioni o meno”. Lo ha detto l’assessore al Disagio giovanile Carla Panzino nel corso della presentazione odierna del progetto, alla presenza, tra gli altri, del consigliere comunale Vincenzo D’Incecco, presidente della Consulta dei giovani, del professor Carlo Mari, Presidente del Corso di Laurea in Economia e Management e del professor Antonio Pacinelli, General Director del Millenium Project. Presenti una delegazione degli studenti delle scuole medie Rossetti-Mazzini, Virgilio-Carducci-Montale-Michetti, Antonelli-Croce, Tinozzi-Pascoli, Istituto Comprensivo Pescara 1, Istituto Ravasco di viale Bovio e di via Italica. E in rappresentanza del Consiglio comunale dei bambini e delle bambine erano presenti Claudia Dell’Oglio, dell’Istituto Ravasco di via Italica, e Alessandro Pace, della Tinozzi-Pascoli.
“Oggi molti studenti abbandonano la scuola perchè demotivati, perché al primo anno delle superiori scoprono di aver sbagliato corso di studi, si sentono incompresi dai docenti e dai genitori e scelgono di lasciare – ha sottolineato l’assessore Panzino – e le cifre sono impressionanti: pensiamo che oggi, in Italia, solo il 75 per cento dei ragazzi di età compresa tra i 20 e i 24 anni ha il diploma di scuola media superiore a fronte del 77,8 per cento della media comunitaria. E la fuga dai banchi interessa soprattutto il meridione. Fortunatamente l’Abruzzo è ancora un’isola felice, e il tasso di iscrizione all’Università è pari a 60 per cento della popolazione scolastica, su una media nazionale pari al 42 per cento. Ma occorre comunque intervenire per invertire la rotta e sostenere i nostri ragazzi nella difficile scelta del proprio futuro. Per tale ragione l’amministrazione comunale di Pescara ha deciso di aderire al Millenium Project già partito a livello nazionale e che nel capoluogo adriatico. “Il progetto parte da una fase valutativa – ha illustrato il professor Pacinelli – in cui i ragazzi sono chiamati a esprimere le proprie esigenze o i propri desideri, dicendo cosa ‘vogliono fare da grandi’. Subito si passa alla seconda fase informativa, in cui verranno trasmesse agli studenti alcune informazioni sulle opportunità scolastico-formative e sul tema lavoro e soprattutto si offrirà agli alunni la possibilità di effettuare incontri-interviste con alcuni ‘testimonial’ che rappresentano determinate professionalità, che si autopresenteranno ricostruendo il proprio ‘sforzo di carriera’, ossia raccontando il numero di anni di studio, di formazione o di apprendistato che hanno dovuto sostenere per raggiungere gli attuali livelli professionali. Infine si chiuderà con la fase di verifica che permetterà ai ragazzi di confermare la strada intrapresa o, in alternativa, orientare meglio le proprie scelte, magari anche scoprendo una passione sino ad allora sopita”.

Monica Coletti