Spoltore, tutto pronto per ‘Lu Sant’Antonie’ al Borgo

Spoltore. Gli abiti tradizionali dell’800 abruzzese, la benedizione degli animali alla luce delle fiaccole, la distribuzione dei pani benedetti, e, soprattutto, la rappresentazione delle Tentazioni del Diavolo dopo l’accensione del tradizionale falò.

Tutto questo in occasione de ‘Lu Sant’Antonie’, il consueto appuntamento con la tradizione organizzato dall’associazione Fontevecchia il prossimo sabato 16 gennaio, a partire dalle 16:30 presso il Borgo Case Troiano. La manifestazione, giunta alla quinta edizione, vedrà la partecipazione di Francesco Stoppa, presidente del Cata-Università d’Annunzio, e del Consorzio Tradizioni Teatine.

“I nostri volontari si sono messi al lavoro da oltre un mese per tagliare e ammucchiare rami, sterpi, rovi, frasche e canne secche, tutto materiale proveniente dagli orti e dai campi che serviranno a formare una piramide alta circa 10 metri, rivestita di rami di lauro e che sarà incendiata in onore di Sant’Antonio Abate per il primo dei quattro falò dell’anno”, ha illustrato Luciano Troiano, presidente dell’associazione Fontevecchia.

L’evento inizierà con l’esposizione, da parte delle otto famiglie residenti al Borgo, delle tradizionali coperte di lana abruzzesi, tramandate per generazioni da madre a figlia; seguirà la processione in abiti tradizionali abruzzesi, con due donne alla guida: una porterà il quadro votivo di Sant’Antonio da posizionare sull’altare devozionale allestito con foglie di alloro e arance; l’altra porterà un canestro di pani tondi con una croce sopra e l’effige del santo; dietro di loro, le fiaccole e le torce di due degli ultimi stallieri.

La messa, officiata da frate Egidio della basilica Madonna dei sette dolori, di Pescara, si svolgerà nella chiesa della Ss. Trinità, dove ci sarà la benedizione dei pani e degli animali; al termine della funzione religiosa, il momento più atteso: lu’ fucarone, ovvero l’accensione del falò, che nelle credenze tradizionali fungeva da guida per la nuova stagione in arrivo.

A seguire, la rappresentazione delle tentazioni del demonio a Sant’Antonio Abate, con la lotta e la sconfitta del diavolo grazie anche all’intervento dell’arcangelo Michele; la rappresentazione, curata da Francesco Stoppa, sarà animata dal sottofondo di balli e canti della tradizione contadina e popolare abruzzese, accompagnata dalla presenza di suonatori di ‘ddubbotte’, il classico organetto che si usava nelle campagne per fare festa, guidato dal maestro Adorino Graziani.

Al termine ci sarà la distribuzione gratuita a tutti i partecipanti e presenti de ‘lu’ cumblimende’, vino rosso e ‘li’ cillitti’, i tradizionali dolci della festa a forma di uccellini, tutto preparato e realizzato dalle donne del borgo.

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