Pescara. Ha finanziato il completamento degli arredi liturgici della Cappella Sistina la Fondazione Pescarabruzzo, che giovedì 14 dicembre, alle ore 17:30 presenterà il volume relativo alla realizzazione dell’opera e inaugurerà una mostra, visitabile fino al 30 dicembre.
Nello specifico, la Fondazione ha sostenuto la costruzione dell’ambone, ossia una tribuna fissa per la proclamazione del Vangelo. Per la liturgia infatti si era finora fatto ricorso ad un ‘leggio mobile’.
L’iniziativa è stata intrapresa on occasione dell’anno giubilare della Misericordia.
“Con spirito tra l’altro rivolto al sostegno dell’arte religiosa, architrave imprescindibile dell’essenza culturale e spirituale italiana”, ha commentato il presidente della Fondazione, Nicola Mattoscio, “abbiamo voluto sostenere l’ambizioso progetto teso a fornire i nuovi arredi liturgici della Cappella più importante della cristianità. Lo abbiamo fatto condividendo il lavoro artistico concepito dal maestro Alberto Cicerone”.
Già nel 2012 era stato realizzato da Alberto Cicerone il Fonte battesimale; ad esso ha fatto seguito, nel 2013, il Candelabro per il cero pasquale; oggi la realizzazione dell’ambone va a completare il trittico degli arredi liturgici presenti in Sistina, considerata il più straordinario esempio di Biblia pauperum, di narrazione religiosa attraverso l’immagine. Non era facile dunque inserirsi in tale contesto.
Il critico Vittorio Sgarbi si è chiesto se fosse lecito intervenire in un ambiente storicamente e artisticamente tanto determinato. “Immaginare nuovi arredi per la Sistina è di indicibile audacia” ha sostenuto, ma il suo giudizio è stato un apprezzamento in toto delle opere realizzate. Per il critico, lo scoglio del confronto con l’ambiente sublime della Sistina è stato superato nella ricca e insieme semplice progettazione dell’Ambone elaborata da Cicerone: una lastra di alabastro rivestita di una fitta decorazione d’argento a motivi vegetali in cui le forme lineari si sono armonizzate con il grande spazio circostante senza contraddizioni e dissonanze.
Secondo Sgarbi: “Nella l’opera di Cicerone natura e arte si confondono arricchendosi dei significati simbolici che rimandano alla sacralità della presenza di Cristo nella Natura creata da Dio”. In effetti il lavoro artistico è stato guidato dalla dottrina teologica di Salvatore Vitiello, che ne ha garantito motivazioni e giustificazioni iconografiche.
Le fasi di ideazione e realizzazione delle tre opere, Ambone, Fonte Battesimale e Cero Pasquale sono state illustrate e documentate, potranno perciò essere apprezzate dal pubblico in un volume intitolato ‘Il Tuo volto io cerco. Ambone, Fonte battesimale, Candelabro pasquale ideati e realizzati per la Cappella Sistina’. (Fondazione Pescarabruzzo-Ianieri Edizioni, 2015).
Interverranno alla presentazione Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo; Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio superiore della magistratura; Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo; rev. mons. Vincenzo Amadio, vicario generale dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne; rev. prof. Salvatore Vitiello, teologo e consultore per le opere; Alberto Cicerone, autore delle opere; le conclusioni saranno affidate a S.E.R. l’Abate Michael Zielinsky O.S.B. Oliv, abate di Santa Maria del Pilastrello e direttore dell’Ufficio per l’Arte e la musica sacra della Congregazione vaticana per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti.