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Spoltore, la Festa di Santa Lucia: prodotti tipici abruzzesi e siciliani

Spoltore. Al via la prima edizione della festa di Santa Lucia con il terzo concerto di Natale, previsti per domani, sabato 12 dicembre a partire dalle ore 17:00 presso il Borgo Case di Troiano.

L’iniziativa, organizzata dall’associazione Fontevecchia, si propone inoltre l’obiettivo di commemorare Donato Gianfredi e Agostino Tarullo, i due fucilieri dell’associazione ‘Milites Luci’ scomparsi lo scorso 29 agosto, in seguito allo scoppio di un fucile di scena durante una rievocazione storica svoltasi a Potenza.

“L’appuntamento di domani sarà un modo per coniugare il ricordo di due cari amici di Pescara e Spoltore, oltre che della nostra associazione, con il recupero di un’altra festa calendariale celebrata dai nostri bisnonni, e di cui si erano perse le tracce nel tempo, ovvero Santa Lucia”, ha illustrato Luciano Troiano, presidente dell’associazione Fontevecchia.

La prima edizione della Festa di Santa Lucia, organizzata in collaborazione con il Centro di Antropologia Culturale degli Abruzzi dell’Università ‘d’Annunzio’ (Cata) si aprirà con un seminario sulla figura della Santa, protettrice degli occhi, a cura di Francesco Stoppa, presidente del Cata.

Quindi un viaggio virtuale sino in Sicilia, per conoscere gli usi, i costumi, i riti della festa di Santa Lucia, attraverso le immagini, i video e il racconto di un siracusano doc, trapiantato a Pescara, Concetto Scandura: durante l’evento si ripeterà il rito lustrale, ossia nella fontana del Borgo Case Troiano verrà posizionata, come si usava nella tradizione, una pietra di fiume di forma rettangolare, con il perimetro scavato, in cui sono incisi due occhi.

La pietra bagnata dev’essere toccata dai presenti che, prevede il rito, dovranno poi passare la mano sugli occhi in segno di protezione della vista. Dopo il concerto ci sarà un momento di ristoro a base di prodotti del Borgo e di dolci tipicamente natalizi e abruzzesi, ma ci sarà anche la ‘cuccìa’, un dolce tipico siciliano, a base di grano bollito e ricotta di pecora o crema di latte bianca, guarnito con zuccata e cannella, tradizionalmente preparato e consumato durante la Festa di Santa Lucia, ovvero il 13 dicembre, quando era vietato consumare pane e pasta, ovvero cibi a base di farina, ma appunto i siciliani, in particolare i palermitani e siracusani, dove il rito è particolarmente sentito, mangiavano cuccìa e arancini.