Martinsicuro, Premio Fucecchio per Anacleta Camaioni

Martinsicuro. È in un timido e quasi imbarazzato silenzio che la scrittrice e poetessa Anacleta Camaioni, riceve notizia nella sua casa di Martinsicuro, dell’ennesimo premio conferitole in questo 2015.

 

 

Si tratta del “Premio Città Fucecchio” che riceverà per il racconto inedito “La Siciliana” classificatosi secondo nella rassegna, il prossimo 5 dicembre.

 

 

Vincitrice del “Premio John Fante 2015” nel concorso per racconti inediti tenutosi durante la decima edizione del Festival “Il Dio Di Mio Padre” (Agosto 2015, Torricella Peligna); è stata successivamente insignita del Premio Speciale Histonium (Settembre 2015, Vasto) con la silloge “Nostalgica Mancanza”.

 

 

Nel raccontare del suo scrivere, Anacleta trasmette il suo vissuto, ma lo fa in modo quasi dimesso e schivo, assolutamente privo della fama e di quella sete di successo che spesso avidamente colpisce chi approccia alla scrittura. Da anni infatti, colleziona scritti e pubblicazioni spaziando da favole per bambini, a componimenti poetici e prosa, come “Rosa Rossa” (Ed. Il Sestante, 2001) che incontrò il favore della celeberrima Alda Merini, che la Camaioni conobbe personalmente e alla quale con il racconto “Una sbornia di parole e di vino” (Premio John Fante 2015) ha voluto rendere omaggio, come per “incastonare per sempre quei colloqui telefonici”.

 

 

Impegnata nel sociale e al fianco delle donne da tempo, Anacleta si fa forza della sua poco nota fama all’interno del pur vivace ambiente culturale costiero, perchè convinta che un poeta non abbia bisogno di proclami e presentazioni, ma di valdidi versi che parlino per lui, per questo spesso i suoi lavori arrivano dopo anni di incubazione ed riletture. Dice sorridendo “ è in vecchiaia arrivano i riconoscimenti, quasi quando non te li aspetti più… ma esiste il tempo che restituisce un minimo.

 

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