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Reportage Atri Festival, la II edizione parte il 17 giugno

Atri. Il prossimo17 giugno torna nella città ducale il Reportage Atri Festival, la rassegna internazionale dedicata al giornalismo di testimonianza e d’inchiesta diretta da Toni Capuozzo. Il tema di quest’anno è: “Le forme del Tempo”. L’iniziativa è promossa da: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Atri, Fondazione Tercas e Peliti Associati. Il Festival è diretto dal giornalista Tony Capuozzo, Vicedirettore del TG5, dal 2001 curatore e conduttore della trasmissione TERRA, settimanale del TG5, presente sulla carta stampata con rubriche sul quotidiano Il Foglio e una sul mensile del Touring Club Italiano.


La seconda edizione si apre con eventi, presentazioni di libri e inaugurazioni; prosegue fino alla fine d’agosto con dodici mostre fotografiche e installazioni. Durante le quatto giornate del Festival la città di Atri si animerà con serate, spettacoli e incontri che tratteranno il tema del Reportage nei suoi molteplici aspetti: confrontando il linguaggio della fotografia con quello televisivo, la parola stampata e quella pronunciata. Non tanto un convegno quanto una festa in cui la musica e la buona tavola aggiungono il piacere della convivialità alla passione.
“Il reportage, oggi – ha affermato Toni Capuozzo – è un prodotto artigiano che viene guardato come si guarda una specie in via di sparizione. Il mondo è diventato un posto più piccolo, in cui tutti presumono di conoscere tutto, in cui ogni notizia si consuma velocemente, bruciando storie e volti. Lo sguardo è diventato un’occhiata sbrigativa. Il giornalismo degli ultimi periodi spesso rimastica le stesse storie. Il reportage rappresenta invece la possibilità di mantenere vive le differenze: un corto circuito che riaccompagna all’origine delle cose. Che succeda con le immagini o con le parole, con i rumori o con il silenzio, non importa: quel che conta è la profondità e l’intimità di uno sguardo e la sua soggettività, che ne fa un prodotto irripetibile. Più i media vanno veloci, più si impreziosisce la lentezza: per questo abbiamo deciso di dedicare il secondo Festival del Reportage di Atri al tema del Tempo”.
“Iniziare un progetto innovativo non è sempre facile e occorre del tempo per raccoglierne i frutti. Reportage Atri Festival è sicuramente un progetto ambizioso che alla sua seconda edizione può vantare numeri importanti nello scenario di riferimento – ha affermato Gabriele Astolfi, sindaco del Comune di Atri – Quest’anno la presenza di partner come La Fondazione del Corriere della Sera, MTV, Getty Images e Fnac, testimonia la crescita dell’evento e ne aumenta la risonanza internazionale dello scorso anno.Su Atri sono stati accesi riflettori importanti e questi porteranno, come hanno già fatto, la nostra città in scenari sempre più internazionali. Ringrazio i partner locali e internazionali, per il sostegno determinato e forte. Grazie all’Amministrazione Comunale e a tutti i nostri cittadini che ci sono vicini, ciascuno secondo le proprie possibilità, e si impegnano per poter contribuire alla riuscita di tutte le nostre azioni, soprattutto di quelle più impegnative, come questa”.?
È Angela De Lauretis, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Atri a confermare gli obiettivi che hanno dato il via a questo progetto. “La seconda edizione del Reportage Atri Festival, ancora più ricca e dinamica, continua e rafforza l’azione di promozione di marketing territoriale della città di Atri e del suo territorio. Atri si prepara di nuovo ad accogliere numerosi e noti ospiti e a trasformare i luoghi meravigliosi della sua cultura e della sua storia in palcoscenici, veri e propri crocevia, a volte en plein air, di dibattiti, letture, mostre, momenti musicali e di incontro”.
“L’orgoglio atriano”, aggiunge Angela De Lauretis “mostra, con fierezza, le proprie bellezze e il suo ricchissimo scrigno di suggestive peculiarità, tradizioni, cultura, paesaggio, enogastronomia e si traduce nel sicuro elemento di successo di questa manifestazione destinata a rappresentare una delle maggiori eccellenze culturali della Regione Abruzzo. Crediamo nelle vocazioni della nostra splendida città che oggi guarda al futuro, alla crescita e allo sviluppo sistemico del territorio e al futuro dei suoi cittadini e dei suoi giovani”. ??“Guardare avanti” conclude l’Assessore “appare a volte molto difficile poiché l’orizzonte può apparire indefinito, ma è importante avere il coraggio di credere negli obiettivi con la forza del cuore e della passione, di essere determinati affinché quell’orizzonte diventi il profilo definito di un presente, di una realtà e di un futuro in crescita. Grazie ad Atri e a tutti i suoi cittadini”.
Tra le mostre che saranno inaugurate al Festival di Atri: Haiti 2010 curata da Annalisa D’Angelo, che racconta, attraverso gli scatti di Paolo Pellegrin, Larry Towell, Bruce Gilden e Peter van Agtmael (fotografi dell’agenzia Magnum Photos) la tragedia che lo scorso 12 gennaio ha messo in ginocchio la Repubblica di Haiti, After A, appunti fotografici sul Sud Africa, curata da Federica Angelucci, collettiva di giovani fotografi sudafricani che raccontano il loro paese oggi, dieci anni dopo l’apartheid; Picture Post, curata da Dewi Lewis e realizzata in collaborazione con Getty Images, omaggio alla storica rivista inglese (1938-1957); Gesti dell’Anima di Marco Anelli in cui l’autore cattura la fisicità dell’esecuzione di solisti e direttori d’orchestra durante le loro performance all’Accademia di Santa Cecilia; Palazzo di Marina Cavazza, realizzata in collaborazione con Fnac, un viaggio intimo e autobiografico all’interno di Palazzo Borghese; Luigi Barzini. Impressioni di viaggio. 1900-1902, in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera, che racchiude circa 170 disegni di personaggi, figure tipiche, paesaggi, monumenti incontrati nei paesi visitati dallo storico inviato; Krusha-e-Madhe (1999-2009), un villaggio dopo la guerra di Ivo Saglietti che racconta i cambiamenti e le trasformazioni avvenute nei dieci anni che hanno seguito la guerra in Kosovo; All’ Est dell’Est di Klavdij Sluban, un viaggio attraverso un est silenzioso e schivo, lontano dai clamori politici e dagli sviluppi industriali che descrivono oggi l’oriente.
Il fitto calendario di incontri e presentazioni dei quattro giorni di apertura farà di Atri un luogo di scambio e di confronto tra i giovani e i maestri delle varie discipline. Anche quest’anno infatti viene data la possibilità ai giovani reporter di presentare i propri lavori ad una giuria di professionisti che assegnerà il premio Fondazione Coca-Cola HBC – Reportage Atri Festival per finanziare il progetto vincitore.