Una giornata per approfondire i percorsi della democrazia attraverso gli spunti di un libro e una tavola rotonda. Si svolgerà giovedì all’Ateneo teramano, nella Sala delle lauree della Facoltà di Scienze politiche alle 10, la presentazione del volume “La partecipazione (im)possibile? La democrazia e i suoi percorsi evolutivi, a cura dei docenti dell’Università di Teramo Carlo Di Marco e Fiammetta Ricci, recentemente pubblicato da Giappichelli.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, si proseguirà con un convegno sulla prospettiva di una legge della Regione Abruzzo per la promozione della partecipazione popolare alla programmazione e alle politiche regionali e locali. Oltre ai relatori della mattinata, interverranno amministratori locali, responsabili di partito, associazioni e comitati cittadini. Saranno, quindi, coinvolte le realtà locali dove le esperienze di democrazia partecipativa e deliberativa sono già in atto e a quelle in cui potrebbero avviarsi, sia per iniziativa spontanea dei cittadini, sia per iniziativa degli enti locali. Le conclusioni saranno affidate a Mario Mazzocca, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale d’Abruzzo.
«Il volume”, hanno spiegato gli autori, “accoglie gli atti di un convegno svoltosi presso la Facoltà di Scienze politiche nell’aprile 2014, avente vari obiettivi: tornare a scavare tra le pieghe della crisi sociale, istituzionale, economica ed etica; tentare di fugare il pericolo insidioso dell’assuefazione alla crisi che accetta la criticità come fattore permanente della società e della cultura politica di questi anni; provare a evitare il pericolo dell’istituzionalizzazione della criticità delle istituzioni e del loro rapporto col cittadino; fare in modo che il costituzionalismo non sia relegato nel dimenticatoio della storia e che la politica faccia tesoro dei percorsi culturali e scientifici orientati alla democrazia costituzionale secondo un approccio interdisciplinare. Le tematiche del costituzionalismo inattuato, difatti, non riguardano solo il mondo del diritto ma investono le trasformazioni sociali, le innovazioni tecnologiche, le comunicazioni e l’etica pubblica”.