Teramo, “una città vestita di virtuale”

teramo_virtualeTeramo. “Una città vestita di virtuale”. È lo slogan coniato in occasione del progetto finanziato dalla società Arcus Spa e dalla Regione Abruzzo, con il quale Teramo si candida a diventare la prima città europea dedicata al Virtual Heritage e alla comunicazione virtuale dei beni culturali.

Il progetto definisce, infatti, gli scenari principali di un grande intervento di documentazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale del territorio e della città di Teramo attraverso l’impiego delle tecnologie virtuali.

In parole più semplici, sarà possibile visualizzare, grazie a particolari tecnologie, ambienti virtuali che riproducono i siti archeologici cittadini.

La prima fase relizzativa si è focalizzata  sul sito di S.Anna, in Largo di Torre Bruciata, sede di una domus romana e  dell’antica cattedrale di Teramo incendiata dai normani nel 1156 con buona parte della città. La realizzazione prevede un percorso indoor (nel Museo Civico Archeologico) e outdoor (sul sito specifico e nell’intera città) di visualizzazione e narrazione attraverso display di grandi dimensioni, touch screen, iPod touch che proietteranno nello spazio, diurno e notturno, i modelli ricostruiti di alcune delle più importanti realtà archeologiche teramane.

La realizzazione del progetto e dell’infrastruttura tecnologica si è avvalsa delle competenze interdisciplinari dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e della School of Social Sciences, Humanities and Arts, dell’University of California, Merced.

 

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