Pescara. Può essere definita la prima enciclopedia della storia l’opera di Plinio il Vecchio, che pochi anni prima della sua morte, avvenuta nel 79 d.C., scrisse l’ ‘Historia naturalis’.
Appartiene al Comune di Pescara una delle più antiche copie di quest’opera, stampata a Venezia nel 1496 e conservata nella biblioteca del museo Vittoria Colonna prima e spostata in quella del museo delle Genti d’Abruzzo poi.
“E’ stato restaurato un libro prezioso che versava in condizioni pietose” ha affermato l’assessore alla Cultura, Paola Marchegiani a proposito del recupero dell’opera, avvenuto a seguito dell’interessamento da parte dell’ufficio Soprintendenza Beni librari e biblioteche, coordinato da Francesco Tentarelli. “Grazie al soprintendente Tentarelli abbiamo trovato uno sponsor, il Fai” ha spiegato Marchegiani.
La copia restaurata dell’ ‘Historia naturalis’ sarà riconsegnata alla città domani, giovedì 1 ottobre, alle ore 18:00 presso la Sala Tosti dell’Aurum, durante la cerimonia di presentazione di quello che è uno fra i testi più antichi presenti in città.
“Un incunabolo che giaceva sperduto nel ‘fondo Pansa’, custodito al Museo delle Genti” ha spiegato il soprintendente Tentarelli. “Il documento consta di 220 carte e manca di 17 carte iniziali; era privo di coperta: la restauratrice lo ha ricostruito secondo le migliori metodiche dopo qualche mese di lavoro”.
“Una volta individuato il documento abbiamo prima cercato di comprendere come si trovasse nel fondo Pansa”.
Il fondo antico ‘Giovanni Pansa’ fa parte della biblioteca civica del Vittoria Colonna, gestita dalla Fondazione Genti d’Abruzzo; il fondo contiene pubblicazioni, cataloghi e manoscritti appartenuti allo studioso sulmonese Giovanni Pansa, archeologo e storico delle tradizioni d’Abruzzo.
“L’edizione in questione non è la prima, ma è importante” ha proseguito Tentarelli. “Ne esistono in Italia una quindicina di pezzi in tutto. Il Fai ha recepito subito tale valore e si è attivato sostenendo il restauro”.