Bellante, al via Pentole e musica per quattro giorni di festa

Quattro giorni di festa per gustare i semplici e genuini sapori di una volta, con un pizzico di nostalgia. Prenderà il via domani, nel suggestivo scenario di Bellante paese, la manifestazione “Pentole e musica – gastronomia e musica del territorio”, organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Proloco di Bellante e il contributo del Bim.

Protagonisti dell’evento saranno i prodotti locali della tradizione contadina bellantese, quali “sardelle e puntarule”, “cacio fritto”, “fregnacce”, “surgitte”, “gallotta”, “agnello cace e ove” ed altre prelibatezze della tradizione, che potranno essere degustate ogni sera. A prepararle sarà una squadra d’eccezione, quella della “Federazione Italiana Cuochi”, sezione di Teramo, coordinata da Domenico Iobbi.

Accanto al buon cibo, non mancherà la musica con una rassegna di gruppi locali emergenti, in programma giovedì sera alle 21, preceduta dal saggio degli allievi della scuola di musica “Pentagramma”. Venerdì sarà la volta di Vittorio il Fenomeno, anticipato dal saggio degli allievi della scuola di musica “Cherubino”. Sabato la serata verrà aperta dal gruppo degli Aura, cui seguirà alle 21,30 il concerto di Filippo Graziani, che farà rivivere una delle più belle realtà musicali del nostro territorio. A chiudere la manifestazione, domenica sera alle 21 sarà la Bellanteband, che presenterà l’apprezzato repertorio della tradizione bandistica italiana. Da non perdere anche gli incontri culturali tra editori ed autori, organizzati dalla casa editrice “Artemia Edizioni”, che si terranno nelle giornate di sabato e domenica alle 19, presso la sala consiliare del Municipio.

“l progetto di una manifestazione come Pentole e Musica, che è interamente organizzata da cittadini di Bellante e nasce dal territorio e dalla sua storia contadina”, ha detto il sindaco Mario Di Pietro, “ha in sé un valore aggiunto inestimabile, perché si inserisce nel programma di iniziative che stiamo portando avanti per la valorizzazione della nostra tradizione contadina in chiave turistica”.

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