Caramanico. È un’Italia vitale, bella, piena di energia, che fa ben sperare quella raccontata dalla XII edizione di Voler Bene all’Italia – Giornate della bellezza, la campagna di Legambiente che fino al 2 giugno impreziosirà la Penisola con tantissimi itinerari originali, eventi ed eco-vacanze per riscoprire la bellezza, le eccellenze e la forza dei territori minori e dei piccoli comuni che costruiscono futuro. Territori accomunati dalla voglia di scommettere sulle proprie qualità ambientali-storico-culturali, capaci di reagire alla crisi facendosi promotori di un cambiamento sostenibile e di qualità. Fino ad ora sono oltre 400 le adesioni alle Giornate della Bellezza, 200 le iniziative in programma in tutta Italia e oltre un centinaio le feste dei piccoli comuni.
Protagonisti di Voler Bene all’Italia saranno le comunità locali, custodi e ciceroni per eccellenza dei territori.
L’appuntamento nazionale è in Abruzzo a Caramanico Terme il prossimo 2 giugno, dove si parlerà di “Majella terra di natura e turismo” e si scopriranno le bellezze ambientali ed enogastronomiche del territorio, parteciperanno Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, Ermete Realacci, presidente commissione ambiente della Camera, Stefano Navarra, rappresentante di Menowatt Ge, Luciano Lapenna, responsabile Anci Abruzzo e Mario Mazzocca, assessore regionale ambiente.
Nel corso della giornata sarà firmato il manifesto per l’autoproduzione da fonti rinnovabili per uscire dal problema dell’approvvigionamento energetico.
“Voler Bene all’Italia – dichiara Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo – vuole mettere in luce il dinamismo dei territori minori e dei piccoli comuni, che oltre a essere dei luoghi del buon vivere, sono capaci di dar avvio con lungimiranza a esperienze innovative e di green economy, valorizzando e rilanciando le aree interne e il loro patrimonio naturalistico-storico-culturale. Legambiente crede fortemente in questi territori perché sono l’esempio di quel Green Act che è già in atto nel Paese e al quale l’Italia dovrebbe guardare per far ripartire la Penisola. Siamo convinti che investire sulle misure ambientali, sull’innovazione, sullo sviluppo sostenibile e su nuovo modello di sviluppo energetico basato sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza possa essere un importante volano per rilanciare l’economia e l’occupazione”.
Il programma prevede:
ore 9.30
accoglienza in piazza
ore 10
escursione “La bellezza della valle dell’Orfento”/in alternativa adunanza degli alpini per commemorazione dei 100 anni della prima guerra mondiale
ore 12
Legambiente ha, inoltre, patrocinato la Biciclettata Adriatica 2015, la passeggiata cicloturistica giunta alla quinta edizione, che martedì 2 giugno partirà contemporaneamente a nord, da San Benedetto del Tronto, e a sud, da Francavilla al Mare, per poi raggiungere Pineto, dove Legambiente sarà presente con un suo stand, alle 13 circa.
Voler bene all’Italia è promossa da Legambiente insieme a un vasto comitato promotore e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, Corpo Forestale dello Stato.
La campagna quest’anno è sostenuta da Menowatt Ge e con la Partnership di Italia Slow Tour.
MANIFESTO PER L’AUTOPRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI
Oggi è possibile realizzare un grande sviluppo delle fonti rinnovabili, valorizzando appieno i vantaggi di una produzione locale e pulita che questi impianti possono portare al sistema energetico e integrarli con moderne smart grid, sistemi di accumulo, interventi di efficienza energetica.
E’ qui l’interesse del Paese e di tutti i cittadini, ma anche l’unica prospettiva di sviluppo e innovazione che permette di rallentare i cambiamenti climatici, ridurre la povertà e garantire la pace. La rivoluzione energetica iniziata in questi anni con oltre 700mila impianti distribuiti in Italia e oltre il 38% dei fabbisogni elettrici soddisfatti nel 2014 deve continuare e contribuire a innovare tutti i settori, per creare nuove opportunità e lavoro.
I VANTAGGI DELL’AUTOPRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI
La sfida è diversa dal passato. L’obiettivo che occorre porsi è infatti di aiutare tutti coloro che riescono ad autoprodurre l’energia elettrica e termica di cui hanno bisogno, di spingere i progetti che permettono a famiglie, condomini, distretti di imprese, aziende, utenze distribuite di ridurre gli approvvigionamenti dalla rete o, addirittura, diventare indipendenti,attraverso moderni impianti da fonti rinnovabili integrati con misure di efficienza energetica. In questo scenario i soggetti protagonisti saranno sempre più i prosumer, ossia produttori-consumatori, ed oggi diventa possibile creare le condizioni per cui si possa beneficiare di un sistema energetico distribuito che premia chi risparmia energia, chi la autoproduce da impianti puliti, chi investe nella gestione delle reti energetiche e nell’accumulo.
ELIMINARE LE BARRIERE ALL’INNOVAZIONE ENERGETICA
Per cogliere queste opportunità occorre intervenire sulle barriere esistenti all’autoproduzione e alla vendita di energia da fonti rinnovabili, semplificando le procedure di approvazione dei progetti e aiutando le amministrazioni pubbliche a promuovere interventi per l’innovazione energetica. In particolare occorre muovere alcuni cambiamenti che permettano l’accesso alla rete elettrica e il suo utilizzo per obiettivi ambientali di carattere generale. Come, ad esempio, la possibilità di scambiare sempre di più energia con la rete elettrica (tanto produco con il mio impianto sul tetto, tanto prendo dalla rete, il sistema di scambio sul posto), ridurre la domanda di energia dalla rete attraverso autoproduzione, efficienza e sistemi di accumulo con batterie, ma anche attraverso una nuova gestione delle reti di distribuzione elettrica e termica che permetterebbe, come avviene in Germania, a Comuni, cooperative e aziende, di realizzare questo tipo di innovazioni verso una prospettiva di territori al 100% rinnovabili. Gli interventi che proponiamo utilizzano la rete elettrica nell’interesse pubblico senza creare problemi di sicurezza, perché riducono in maniera distribuita la domanda di energia. Sono competitivi grazie alle innovazioni tecnologiche avvenute in questi anni, per cui oggi hanno bisogno oggi soprattutto di semplificazioni e certezze per gli investimenti, di garanzie per l’accesso al credito, sfruttando le opportunità dei fondi europei 2014-2020 e delle Direttive sull’efficienza. In altri Paesi europei – dalla Germania alla Danimarca, dal Belgio al Regno Unito – vengono riconosciuti i vantaggi che questo modello energetico distribuito e partecipato dalle comunità garantisce in termini ambientali, economici, sociali e per questo è supportato con provvedimenti, incentivi, finanziamenti.
UN MODELLO ENERGETICO CHE HA AL CENTRO IL TERRITORIO
Il modello energetico che vogliamo spingere ha al centro il territorio. È innovativo, pulito e democratico proprio perché valorizza le differenti risorse locali e trova risposte alle specifiche esigenze con soluzioni integrate che puntano su efficienza e gestione delle reti. E tiene assieme la sfida del clima con quella del lavoro e dell’innovazione. I vantaggi sono evidenti. Attraverso le fonti rinnovabili si possono ridurre i 51 miliardi di bolletta energetica italiana, spesi per importare fonti fossili, aiutare famiglie e imprese a risparmiare e prodursi da soli l’elettricità e il calore di cui hanno bisogno, ridurre inquinamento e emissioni di gas serra. In questa prospettiva si crea più lavoro, perché in un modello distribuito si sposta il baricentro verso la gestione e manutenzione con vantaggi per i territori; si muovono investimenti in ricerca e in una innovazione che oggi ha al centro sistemi di accumulo e di gestione dell’energia attraverso smart grid e applicazioni nella mobilità elettrica. Impianti solari termici e fotovoltaici, eolici, da biomasse, geotermici, mini idroelettrici integrati nel paesaggio e con sistemi efficienti sono oggi una opportunità straordinaria per dare risposta alla crisi economica creando opportunità per i territori e per le famiglie da una riduzione delle bollette e da ambienti più vivibili.
Il Manifesto nasce per dare la possibilità a queste idee di diventare realtà nel territorio italiano e con l’idea di coinvolgere Sindaci da ogni parte della Penisola.