Mosciano. Un murales per far rivivere la memoria, la tradizione, il folklore, i rapporti umani e la storia di un paese. Si tratta del lavoro dell’artista americano Axel Void in piazza Saliceti a Mosciano, ripreso dalle telecamere di Sky Arte per la trasmissione Muro che andrà in onda a settembre sul canale satellitare.
Prima però le immagini potranno esser gustare in piazza quest’estate, forse proprio in occasione del prossimo festival di street Art, Visione Periferica, organizzato da Pro Loco Musiano e Dimensioni Bastarde.
L’artista americano ha vissuto quattro giorni a Mosciano da moscianese e come un moscianese. Ha dormito in una casa in piazza, vivendola e condividendola in un lungo e largo, come se fosse un moscianese doc. Ha conosciuto gli umori, le emozioni, la cultura di un paese e dei suoi cittadini e ha deciso poi di trasferirli in arte.
Nel suo murales la raffigurazione di una sezione di un bimbo, ispirato da una statua che, fino al 1962 si trovava all’interno dello stabile che ha dipinto, cioè la Chiesa dell’Annunziata, poi trasformata in banca e ora quasi un reperto di archeologia postmoderna. Axel Void è rimasto colpito da quella statua, ora conservata in un’altra chiesa del paese (le ha visitate tutte) e ha deciso di raffigurarla a modo suo.
Un omaggio alla memoria e all’arte tradizionale e religiosa attraverso una delle forme artistiche più moderne e rivoluzionarie, troppo spesso considerata figlia di un dio minore.
Tra foto e interviste, Axel Void si è aggirato a Mosciano con naturalezza e simpatia, entrando subito in sintonia con tutti, cercando l’essenza unica del paese, perché “la memoria non si ruba, ma non è eterna e può essere trasformata dalle mani dell’uomo”. E quella ‘statua vuota’ e ‘aperta’, raffigurata sulla parete può aiutare i moscianesi a ricucire quella strappo, quella distanza con il ricordo e la memoria del suo paese.
E dopo una partitella con alcuni giovani, e meno giovani, del Mosciano Calcio Axel ha preparato le valigie, destinazione Polonia. Ma ha salutato tutti: ‘arrivederci Mosciano’.
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