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La tradizione del Sant’Antonio a Chieti

Chieti. La Tradizione del Sant’Antonio è ben radicata a Chieti nelle sue contrade.
A San Salvatore, contrada posta nella zona nord e che dipende dalla parrocchia di San Francesco Caracciolo di Tricalle, Sabato 17, si tiene “La festa di Sant’Antonio Abate”.

Si inizia alle 16.30 con la rituale benedizione di animali e dei campi. Alla benedizione si porta ogni genere di animale spesso adornati di fiocchi e pon-pon, segue la SS Messa celebrata da Don Panfilo e la Processione che arriva fino a via dei Frentani.

Al rientro si accende il fuoco e si fanno giochi popolari tra canti e balli tradizionali e si consuma un cibo collettivo portandosi la ciotola e il cucchiaio da casa.
Partecipano le confraternite di Santa Maria delle Grazie e di San Francesco Caracciolo, il gruppo Scout CH4, le associazioni Camminando Insieme di Quartiere Levante e Lu Ramajette di San Salvatore.

Quest’ultima organizza anche la Compagnia del Sant’Antonio che venerdì 16 dalle ore 18 in poi canterà per le case del Tricalle “le tentazioni di Sant’Antonio”.

Presso la sede del Ramajetto in San Salvatore, via Rapposelli, ex scuola elementare, è allestito l’altare delle arance dedicato al grande santo protettore degli animali e acerrimo nemico del demonio. Qui sono esposti anche i canestri devozionali utilizzati come offerta al Santo. Tutta la popolazione è invitata ad intervenire portando gli animali e una ciotola con cucchiaio per il consumo del piatto rituale.