Sollievo a Fano, la bomba è in mare

 

L’ordigno è stato trasportato al largo della costa marchigiana.

E’ terminata la fase più delicata, si torna alla normalità“. Tira un sospiro di sollievo, il sindaco di Fano (Pesaro) Massimo Seri dopo il trasferimento dell’ ordigno.

La bomba, un residuato bellico della seconda guerra mondiale, è stata messa in sicurezza dagli artificieri e trasportata al largo della costa.

L’ordigno è innescato e nelle prossime 144 ore potrebbe ancora esplodere. Passati i prossimi 4 o 5 giorni, gli esperti decideranno se farlo brillare o lasciarlo depositato sul fondo del mare.

Abbiamo una grande organizzazione nel nostro Paese“, ha dichiarato il sindaco al cessato pericolo in riferimento alla complessa macchina organizzativa, che ha risolto la situazione di emergenza, coinvolgendo la Protezione Civile, le forze dell’ordine, la Croce Rossa, l’Esercito e la Marina Militare.

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