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Cronaca

Scandalo in comune: arrestato il sindaco. Accusa gravissima

Il comune è rimasto allibito: il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai danni del sindaco e dei suoi collaboratori

Un blitz dei carabinieri ha portato all’arresto di tre persone, ma soprattutto ha messo in luce e sotto gli occhi di tutti un sistema incentrato su accordi con la criminalità organizzata che coinvolgeva importanti figure istituzionali.

Arrestato il sindaco di Poggiomarino: Maurizio Falanga (Ansa Foto) – Cityrumors.it

Scoppia uno scandalo a Poggiomarino, comune in provincia di Napoli, in Campania. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip è scattata all’alba di oggi lunedì 21 ottobre e ha colpito anche all’interno le istituzioni campane, a causa di alcuni accordi con la malavita che hanno portato a dei favoreggiamenti in sede di elezioni. Una dinamica che, una volta scoperta, ha avuto conseguenze gravi anche sulla vita dei cittadini.

I tre indagati sono stati messi in manette perché ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, con l’aggravante dell’avvenuta elezione di due di loro. Tra questi, infatti, ci sarebbero Maurizio Falanga, nonché sindaco di Poggiomarino, e due suoi collaboratori.

Secondo quello che muove l’accusa, dietro la loro elezione in comune ci sarebbe celato un clan mafioso, burattinaio di un complesso sistema di dare e avere. Il primo cittadino e i suoi collaboratori saranno ora chiamati a difendersi davanti all’autorità giudiziaria, provando a dimostrare la proprio innocenza e la regolarità della loro elezione.

Com’è stato eletto Falanga?

Entrando maggiormente nel dettaglio, i tre arrestati avrebbero preso parte a uno scambio politico-mafioso in occasione delle elezioni avvenute a Poggiomarino tra il 20 e il 21 settembre del 2020. Alle elezioni di quattro anni fa avrebbero votato anche alcuni componenti del clan Giugliano, tra i più attivi e pericolosi del territorio partenopeo.

Sarebbe stato proprio uno dei suoi esponenti a trovare l’accordo con il sindaco Maurizio Falanga. Questo, sfruttando i mezzi che la mafia può mettere a sua disposizione, ha avuto tra le mani le armi dell’intimidazione e dell’influenza mafiosa, sufficiente per spingere un cittadino a votare una persona piuttosto che un’altra.

Falanga ha avuto il sostegno alle elezioni di un clan mafioso (Screenshot YouTube) – Cityrumors.it

Le preferenze di voto del comune sarebbero così cambiate. Falanga è riuscito a ergersi sul gradino più alto della cittadina campana, a soddisfare la propria ambizione ma, soprattutto, si è trovato poi costretto a ripagare il proprio debito con i Giugliano.

Pur di ottenere voti a suo favore, infatti, il sindaco avrebbe promesso loro che, ad elezioni terminate, avrebbero ottenuto l’erogazione di tutto il denaro proveniente dall’affidamento di appalti pubblici o di altre utilità. Voti comprati a tutti gli effetti, ma con in mezzo una matrice mafiosa che aggrava la situazione, quanto il fatto di esser riuscito alla fine a essere eletto e restare in carica per ben quattro anni.

Marco Ercole

Giornalista, scrittore, amante della lettura. Mi piace scrivere di ogni cosa, diversificare gli interessi, ma tendenzialmente mi occupo di sport da 20 anni, collaborando anche con Repubblica, FOXSports, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Millimetro e molto altro ancora.