Il sovraffollamento carcerario in Italia continua ad essere presente e in Abruzzo il Sappe ha deciso di scendere in piazza per protestare. Il segretario Pallini in esclusiva.
Dopo aver disertato l’incontro a Roma per ribadire la necessità di un cambio del provveditore regionale, il Sappe abruzzese è pronto a scendere in piazza per una nuova protesta. In un comunicato il sindacato della polizia penitenziaria ha confermato la manifestazione nella giornata di domani, martedì 9 aprile, contro il sovraffollamento carcerario e anche la carenza del personale.
L’appuntamento è per le 11 davanti alla casa circondariale di Teramo. Si tratta di un sit-in di protesta di tre ore che ha come principale obiettivo quello di richiamare l’attenzione del governo ad un problema che ormai va avanti da diverso tempo in Abruzzo (e non solo). In piazza ci saranno le sigle sindacali della polizia penitenziaria e, quindi, Sappe, Osapp, Usppe e Cgil. Sono stati invitati anche gli abruzzesi a partecipare a questa protesta.
Una protesta che in piazza vedrà anche la presenza di Giuseppe Pallini, segretario del Sappe in provincia di Teramo. E noi lo abbiamo contattato in esclusiva per farci raccontare un po’ la situazione generale della struttura carceraria teramana, luogo del sit-in organizzato da tutte le sigle sindacali della polizia penitenziaria.
“La capienza massima è di 255 detenuti – spiega ai nostri microfoni Pallini – possiamo arrivare massimo a 277. Ora di media ne abbiamo ristretti 380 perché c’è una semisezione vuota. Altrimenti saremmo a 430“. Numeri che hanno portato il Sappe e le altre sigle sindacali a indire questa protesta.