Un brutto incidente stradale ha bloccato centinaia di vetture che stavano per raggiungere la città. “Fermi per quasi un’ora”. Il racconto dei testimoni
Una brutta esperienza, vissuta da centinaia di automobilisti che viaggiavano sull’autostrada verso la Capitale e che sono stati costretti a restare in coda per circa un’ora. “Tutto fermo, bloccato, non sapevamo più come muoverci“, ha raccontato una testimone, obbligata a rimanere ferma, in attesa che il traffico potesse riprendere. Un brutto incidente, ha portato alla chiusura di un tratto significativo dell’autostrada.
Sembrava una mattina come tutte le altre, con decine e decine di vetture che cercavano di raggiungere la capitale. L’incidente che ha portato a lunghe code, si è verificato su uno snodo principale di accesso alla città, non lontano dallo svincolo dell’A24 (che collega Roma con l’Aquila e i principali centri urbani abruzzesi). Lungo l’E821, a circa una trentina di chilometri dal centro della capitale, le autovetture sono rimaste incolonnate per diversi minuti.
L’incidente ha coinvolto una Fiat Panda, di colore azzurro, che ha terminato la sua corsa sul guardrail. Il traffico è andato immediatamente in tilt. I mezzi di soccorso, arrivati dopo pochi minuti, hanno immediatamente bloccato un tratto dell’autostrada, penalizzando in modo evidente, i veicoli che cercavano di raggiungere la capitale. “Personalmente sono rimasta ferma per più di quaranta minuti. C’era una vettura ribaltata: l’incidente è stato davvero terribile”, ha confermato una donna, testimone oculare della vicenda.
Motori fermi, traffico paralizzato e persone che provavano ad uscire dalle vetture per rendersi conto di ciò che stava accadendo. Anche il sito internet Luce Verde, che regala preziosi aggiornamenti sulla mobilità in città e sulle principali via di ingresso alla capitale, ha confermato la presenza di un veicolo fermo, che ha portato al blocco del tratto autostradale. “Dopo quasi un’ora siamo riusciti a passare. Ma non è stato facile”. Il traffico sta provando a tornare scorrevole, ma l’emergenza resta.