Martinsicuro, trivelle in Adriatico, Europa Verde “spinge” per il ricorso al Consiglio di Stato

Martinsicuro. Nel 2021 il Comune di Martinsicuro si oppose alla richiesta di Eni al Ministero dell’Ambiente per la perforazione del pozzo denominato “Donata 4 Dir”, che arriverebbe fino a 1181 metri di profondità, previsto nel tratto di mare al largo di Martinsicuro e San Benedetto del Tronto, a partire dall’esistente piattaforma marina “Emilio”.

Nello specifico, si tratta di un pozzo per lo sfruttamento delle riserve di idrocarburi liquidi e gassosi: quelle che comunemente chiamiamo Trivelle, che nulla hanno a che vedere con le nuove e doverose politiche di transizione ecologica, che deturpano l’immagine del nostro territorio e distruggono l’ambiente.

Dopo che i Comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica, Pineto e Silvi hanno presentato – e purtroppo perso – il ricorso al Tar nei confronti di Eni, ora si deve necessariamente ricorrere al Consiglio di Stato, ma entro il termine ultimo del 24 luglio.
“Visto che le spese legali per tale ricorso sono abbastanza importanti, ci uniamo alla battaglia di Paolo Canducci e di Europa Verde Marche, e riteniamo che la partecipazione di altri organi istituzionali a sostegno di questa sacrosanta battaglia sia doverosa, visto che coinvolge le Regioni Abruzzo e Marche, le Province di Teramo ed Ascoli Piceno, nonché il comune di San Benedetto del Tronto”, scrivono in una nota Paolo Forlì e Tiziana Faiazza, co-protavoci di Europa Verde Teramo.

“In un territorio come il nostro, che vive – e deve vivere sempre più – di turismo e ambiente, occorre far fronte comune e fermare in tempo questo incredibile scempio. Tutti i nostri rappresentanti istituzionali, dai consiglieri regionali ai parlamentari, devono immediatamente ed urgentemente unirsi a questa battaglia ed evitare un danno turistico ed ambientale di gravissima entità”.

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