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L’ospedale di Sant’Omero non si tocca: l’amministrazione a difesa del Val Vibrata

Sant’Omero. “L’ospedale Val Vibrata non si tocca”. Nel dibattito politico nato negli ultimi giorni sul destino dell’ospedale di Sant’Omero (con tanto di repliche anche di Asl e assessore regionale alla sanità) si innesta anche la presa di posizione, chiara e netta, dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Luzii.

In una lunga nota l’amministrazione civica ripercorre la storia dell’ospedale Val Vibrata, inaugurato il 5 maggio del 1985: dal ruolo che la struttura sanitaria si è ricavata nel corso degli anni “un vero gioiellino nel panorama sanitario della Regione”, si legge.
“Tanto era cresciuto in accoglienza, capacità, gestioni virtuose con numeri eccezionali, quasi unico ospedale ad avere un bilancio economico positivo, che aveva suscitato gli appetiti di più di un imprenditore sanitario per privatizzarlo.
Politici e cittadini di diverso colore politico, insieme, hanno combattuto, allora, per fare in modo che l’ospedale restasse pubblico”.

Il pericolo ora torna. Nell’analisi del sindaco e dell’amministrazione, infatti, le ultime scelte, con riduzione di personale nei vari reparti e altre decisioni prese anche in dissenso dai pareri dei sindaci della Val Vibrata, evidenziano più di una preoccupazione.

“L’ultimo attacco lo sta portando la Regione con la “Reingegnerizzazione della governance sanitaria”, progetto di riordino della rete ospedaliera che prevede, per l’ospedale di Sant’Omero, il declassamento di due reparti nevralgici ed essenziali, la Chirurgia Generale e l’Ostetricia e Ginecologia.

La proposta, che dovrà essere approvata dal Consiglio Regionale, prevede che questi due reparti passino da Unità Operative Complesse ad Unità Operative Semplici Dipartimentali.
Dopo i tanti declassamenti del passato eccone altri due: complimenti.
Eppure i numeri sono chiari l’ospedale di Sant’Omero è quello con la minore riduzione di prestazioni sanitarie dell’intero Abruzzo, nonostante le carenze di personale in molti reparti.

Il Sottosegretario D’Annuntiis, i Consiglieri Di Matteo e Pepe, le altre figure politiche autorevoli in Consiglio Regionale non votino questo ennesimo attacco alla nostra struttura ospedaliera.
La Sanità è troppo importante per dividersi, ognuno si assuma le proprie responsabilità, in concerto, per la difesa del nostro territorio”.