Tortoreto, residenze fittizie ai fini Imu: oltre 300 gli avvvisi di accertamento

Tortoreto. Oltre 300 casi sospetti di residenze fittizie al Comune di Tortoreto. E’ già partita l’attività di accertamento, con esisti fino ad ora positivi, da parte dell’ufficio tributi per quelle che possono essere definite le residenze fittizie.

 

Ossia di contribuenti che pur avendo la residenza anagrafica nella cittadina costiera, in realtà non vi dimorano. Residenza che poi consente di avere la possibilità di fruire delle agevolazioni previste per l’Imu sulla prima casa. Le verifiche hanno come obiettivo quello di scovare le situazioni per le quali, in base alla normativa, non è possibile considerare l’immobile di proprietà come prima casa.

 

Da parte dell’ufficio tributi del Comune di Tortoreto, infatti, è stata avviata una capillare attività di accertamento attraverso controlli incrociati con l’ufficio anagrafe e l’Agenzia delle Entrate. Sono oltre 300 le situazioni, al momento, sotto la lente d’ingrandimento, molte delle quali hanno dato ragione all’Ente.

 

Molti contribuenti, infatti, hanno impugnato gli avvisi di accertamento davanti alla commissione tributaria, la quale ha fino ad ora sempre confermato le procedure e gli accertamenti effettuati dall’Ente.

 

Cosa dice la norma. Il dettato normativo recita che per abitazione principale si intende l’immobile nel quale il proprietario e il suo nucleo familiare dimorano in maniera abituale e risiedono anagraficamente.

La norma richiede la residenza anagrafica e la dimora abituale della famiglia: dal desunto si deve ritenere che, se due coniugi, non legalmente separati, hanno due residenze anagrafiche differenti e due dimore abituali differenti non possiedono tutti i requisiti richiesti dalla normativa e quindi non è possibile considerare l’immobile come “abitazione principale”.

 

Il pronunciamento della Cassazione. La Suprema Corte, seguendo un percorso giurisprudenziale consolidato ha ribadito, nelle varie ordinanze emesse, che per ottenere le agevolazioni sull’abitazioni principale, devono concorrere due fattori. Il requisito formale della residenza anagrafica e quello sostanziale dell’abitualità della dimora nell’abitazione principale del contribuente e del suo nucleo familiare.

 

Le attività di accertamento, già avviate, consentiranno di chiarire tutte le situazioni dubbie e, ovviamente, di incassare un gettito extra che rientra nelle attività di recupero dell’elusione fiscale. Un bilancio, sotto questo, aspetto, potrà essere fatto nei prossimi mesi quando l’attività si sarà conclusa.

 

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