Teramo, tavolo istituzionale su terremoto. I sindaci del cratere lamentano l’assenza dei parlamentari FOTO

Terzo tavolo di lavoro, questa mattina in Provincia, per il Comitato istituzionale sisma 2016-2017 convocato quest’ultimo dal presidente regionale vicario, Giovanni Lolli che ha invitato anche i Parlamentari in vista dell’inizio del confronto (questo pomeriggio a Roma) sul Decreto Genova.

All’interno del provvedimento, infatti, per decisione del Governo, dovrebbero trovare spazio alcune scelte riguardanti il terremoto Centro Italia: in cima alla lista quelle relative alla proroga dello Stato di emergenza e al rafforzamento tecnico/amministrativo dell’ Ufficio regionale della ricostruzione.

La decisione dei Parlamentari 5 Stelle di non partecipare all’incontro ha suscitato le polemiche dei Sindaci presenti: “La loro assenza sottolinea il più grave problema della ricostruzione, ovvero la sottovalutazione delle questioni aperte – ha dichiarato fra gli altri il sindaco del capoluogo Gianguido D’Alberto – al momento non abbiamo alcuna certezza che venga prorogato lo Stato di emergenza e che vengano assunti provvedimenti per potenziare l’Ufficio regionale della ricostruzione”.

“Peccato, questa era una riunione molto operativa, si potevano capire bene le ragioni dei Sindaci e dei territori” ha commentato a margine dell’incontro il presidente Renzo Di Sabatino.

Stefania Pezzopane, unica parlamentare presente, ha illustrato gli emendamenti presentati, quelli bocciati e quelli “accantonati” e ha sottolineato che :”ci sono troppe disparità di trattamento fra quanto si prevede per Genova e quanto si sta facendo per la post ricostruzione del centro Italia.

Abbiamo un decreto emergenza ci sono molti emendamenti per migliorare le procedure, troppo complicate; per mettere soldi per il rilancio produttivo; per diminuire le tasse; noi stiamo combattendo ma stamattina sono mancati gli interlocutori. Questa non è una riunione qualsiasi, il Comitato è previsto dalla legge, quindi si viene, si partecipa e ci si confronta. Molti degli emendamenti presentati anche da me sono stati bocciati e adesso vado in Parlamento a difendere quelli accantonati e fra questi la proroga dei professionisti impiegati negli uffici della ricostruzione senza i quali tutto si ferma”.

Fra le buone notizie quella annunciata da Giovanni Lolli dell’arrivo di cinque professionisti all’Ufficio della ricostruzione: “Naturalmente non è risolutivo ci sono 29 persone ma ne servono almeno cinquanta. Aspettiamo di incontrare il nuovo Commissario e vediamo come affrontare anche questo aspetto tutt’altro che secondario.

Il terremoto dell’Aquila ci ha insegnato che sulla ricostruzione non ci sono e non ci possono essere steccati di partito ma che le istituzioni locali devono conquistarsi ogni risultato perché spesso non c’è la dovuta comprensione rispetto alla consistenza dei problemi ”. Lolli, poi, ha proposto di costituire comitato ristretto di Sindaci in maniera da avere un raccordo più agile fra territori, Regione e struttura Commissariale: “con la sintesi delle principali problematiche, anche quelle che possono esser risolte dalla Regione”.

Presenti questa mattina, in quanto componenti del Comitato, anche il direttore dell’ufficio ricostruzione, Marcello D’Alberto, Mario Mazzoca e la Protezione Civile.

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