Teramo. Sicurezza sanitaria e sociale sui luoghi di lavoro e nel caso specifico nelle aziende metalmeccaniche.
A chiederlo, in una nota, sono Marco Boccanera (Fim Cisl) e Mirco D’Ignazio (Fiom Cgil) alla luce della forte crescita dei contagi che, negli ultimi giorni, sta investendo anche la aziende metalmeccaniche della provincia di Teramo.
Ogni realtà, ovviamente, ha proprie specificità e approcci diversi al tema. “Ma se da un lato vi sono aziende che applicano in maniera attenta il protocollo di sicurezza nazionale coinvolgendo anche le rappresentanze sindacali”, si legge in una nota, “dall’altro abbiamo notizie di situazioni in cui non vi è alcuna attenzione né ci si preoccupa, in caso di lavoratori positivi al Covid, di isolare chi è stato a maggiore contatto con questi e predisporre i tamponi.
È quindi necessario che si attivi immediatamente la macchina dei controlli degli enti preposti, coordinati dalla Prefettura, affinché i posti di lavoro non diventino “zone franche” nella quali rischiare di contrarre il virus: la salute non può essere barattata con il profitto.
Altrettanto opportuno è il ripristino, da parte della Prefettura, del tavolo di confronto con le parti sociali, così come avvenuto durante il lockdown nella scorsa primavera, per monitorare andamento dei contagi, gestione dei protocolli, ed esito dei controlli.
“Così come è indispensabile che riprenda il confronto con l’INPS provinciale“, prosegue la nota, “sempre con il tramite della Prefettura, per una verifica costante dello stato di domande e pagamenti della cassa integrazione. Attualmente, per le organizzazioni sindacali, non vi è alcuno strumento di verifica delle singole domande e questo lascia, ogni mese, centinaia di lavoratori in attesa del pagamento della propria indennità, senza alcuna notizia sui tempi di erogazione. Altrettanto urgente, trovare le soluzioni tecniche perché vengano pagate le ancora troppe mensilità arretrate di cassa integrazione, in particolare in deroga”.
Questi saranno alcuni degli argomenti alla base della manifestazione che FIM CISL e FIOM CGIL provinciali organizzeranno a Teramo il prossimo 5 novembre in occasione dello sciopero generale del settore che nel teramano sarà di 8 ore.