Secondo l’associazione dei consumatori Robin Hood, molti utenti della provincia di Teramo, in attesa del rimborso aggiuntivo dato dall’E-distribuzione, hanno appreso che l’assegno a loro favore era stato regolarmente emesso, con la dizione non trasferibile, e incassato da terzi.
“L’associazione Robin Hood ha avviato le azioni di tutela per una decina di cittadini interessati, preoccupata per il crescendo di segnalazioni – dice il presidente Pasquale Di Ferdinando – L’E-distribuzione con l’emissione dell’assegno intestato all’utente e regolarmente incassato, ritiene a ragione di aver assolto al proprio obbligo, e può attendere l’esito della definizione della denuncia penale per riemettere le somme. La responsabilità in effetti risulta essere della banca ex art. 43 del r.d. 21 dicembre 1933 n. 1736 per il pagamento di assegno bancario non trasferibile a persona diversa dal reale beneficiario in violazione dei criteri stabiliti dalla circolare ABI del 7-5-2001 e non abbia impiegato la specifica diligenza richiesta dall’art. 1176 II co. c.c”.
Di Ferdinando afferma quindi che “l’utente deve denunciare l’accaduto e preventivamente deve chiedere all’e-distribuzione la indicazione del numero dell’assegno, la banca emittente e presso quale banca lo stesso risulta incassato ed in che data, questi elementi vanno riportati in denuncia. Contestualmente si deve contestare ad E-distribuzione di non aver incassato l’assegno, alla banca che lo ha incassato per terzi contestare la circostanza ed attribuirne la sua responsabilità quella di aver pagato un assegno non trasferibile a persona terza, rispetto all’avente diritto”.
L’associazione, pur esprimendo la preoccupazione di una organizzazione che ha posto in essere tale situazione, spera che si tratti di singoli casi isolati.