Teramo. Nella notte un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale movimento giovanile di Fratelli d’Italia ha affisso in diversi punti della Provincia striscioni in ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia.
“Questa notte abbiamo affisso diversi striscioni con su scritto ‘Martiri delle foibe ed esuli, testimoni di un amore immenso per l’Italia’ in diversi punti nella Provincia di Teramo per commemorare la tragedia delle Foibe, durante la quale migliaia di Italiani, con la sola colpa di essere tali, furono trucidati o gettati ancora vivi in delle cave carsiche rinominate Foibe, e più di 350.000 italiani furono costretti a lasciare la propria terra e tutto ciò che gli apparteneva per fuggire dalla furia comunista del maresciallo Tito e delle sue truppe con l’approvazione ed il silenzio dei partigiani italiani”, dichiara Gianluca Ragnoli, Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale.
“In questi giorni abbiamo organizzato volantinaggi per non far calare l’attenzione sul tema sia fuori dai cancelli delle scuole superiori che per le strade e piazze delle nostre Città affinché dal sacrificio di quei Martiri si alimenti la speranza di una Nazione che sappia, unita, costruire il proprio futuro”, conclude Ragnoli.
“Per settant’anni il silenzio della storiografia e della classe politica ha avvolto la vicenda degli Italiani uccisi nelle foibe istriane”, gli fa eco Francesco Di Giuseppe Vice Presidente Nazionale del movimento giovanile del partito di Giorgia Meloni.
“Ma non era solo il PCI a lasciar cadere l’argomento nel disinteresse. A distanza di anni, nonostante siano stati fatti dei passi in avanti, continua ad esserci troppo silenzio riguardo quello che fu uno sterminio razziale di massa contro gli italiani , molti rinnegano ancora quegli avvenimenti, altri fanno finta di nulla.
Lo scorso Novembre è uscito nelle sale Red Land, un film straziante, meraviglioso, che rompe finalmente il silenzio sul dramma delle foibe e dell’esodo, tessendo, sulla storia di Norma Cossetto, un filo rosso come la terra istriana di ricerca e memoria capaci di andare ben oltre gli steccati ideologici.
Un film che, come movimento giovanile, ci impegneremo a far entrare in tutte le scuole d’Italia per non far calare il silenzio e sensibilizzare le giovani generazioni su questa immane tragedia”, conclude Di Giuseppe.