Teramo, inchiesta sulle “false” rottamazioni delle moto: tutti assolti i 19 imputati

Teramo. Tutti assolti, perché il fatto non costituisce reato, i 19 imputati per la vicenda delle false rottamazioni dei motocicli.

 

Cadono tutte le accuse per l’inchiesta sulle presunte false rottamazioni che aveva coinvolto, nel 2010, i titolari di una concessionaria di moto, un autodemolitore e 16 clienti.

Il giudice monocratico del tribunale di Teramo, Franco Tetto, infatti, ha assolto tutti gli imputati con una formula che non lascia spazio ad interpretazioni, ossia che il fatto non costituisce reato.

La vicenda aveva avuto una vasta eco in provincia di Teramo, anche perché la concessionaria di moto (la Wheels) gestiva circa un terzo del patrimonio circolante su due ruote nel territorio aprutino. Una vicenda che poi, per effetto anche dell’inchiesta, aveva causato il fallimento della stessa concessionaria. Tutta l’inchiesta, nata dalla Procura di Teramo, riguardava gli eco-incentivi per l’acquisto di moto e motocicli. I fatti contestati (la pubblica accusa paventava false rottamazioni) avevano causato il blocco dei rimborsi degli inventivi statali. La concessionaria, infatti, anticipava gli incentivi agli acquirenti dei mezzi a due ruote. Ma con il blocco dei rimborsi, l’azienda imboccò la strada del fallimento.

Ora, però, la vicenda, sul piano giudiziario, si è chiusa con l’assoluzione piena di tutti gli imputati, accusati di truffa e tentata truffa ai danni dello Stato. Per gli imputati (i principali erano Gianluca Palma e Fabrizio Corona, titolari della concessionaria di moto), l’accusa aveva chiesto condanne tra i 6 e i 10 mesi. Il castello accusatorio, però, è stato nella sostanza smontato dal giudice all’atto della sentenza.

“Una poderosa dimostrazione di giustizia reale”, commenta l’avvocato Fabrizio Antenucci, uno dei difensori degli imputati, ” dimostrata in aula dal giudice Franco tetto. Sentenza che è stata accolta con grande soddisfazione dai tanti imputati e dai rispettivi difensori e che chiude una lunga vicenda che si trascinava avanti da anni”.

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