Teramo. Acquisizione di atti, questa mattina negli uffici comunali, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Teramo su palazzo Pompetti.
Nel corso dell’attività di indagine, delegata a polizia stradale e guardia di finanza, gli investigatori hanno acquisito tutta una serie di documenti sia nell’ufficio del primo cittadino che negli uffici tecnici del settore lavori pubblici ospitati attualmente al Parco della Scienza, visionando anche alcuni computer.
Attività che è andata avanti per tutta la mattinata, in contemporanea con un secondo sopralluogo su Palazzo Pompetti da parte dell’ingegnere nominato dalla Procura come consulente.
L’inchiesta, a firma del pm Davide Rosati, mira a fare chiarezza su quanto avvenuto dal terremoto in poi, con il palazzo dichiarato inagibile in classe E a due anni dal sisma e dopo una revisione della scheda Aedes.
Il fascicolo era stato aperto all’indomani dei controlli della polizia municipale sul mancato rispetto, da parte dei commercianti i cui negozi si trovano al piano terra, dell’ordinanza di sgombero firmata a settembre dal sindaco Gianguido D’Alberto dopo che il palazzo era stato dichiarato inagibile, ma ha successivamente interessato anche l’iter che ha portato alla valutazione dei danni e alla classificazione in E.
Intanto, nei giorni scorsi, dopo la realizzazione della prima parte dei lavori di messa in sicurezza sull’immobile, realizzati dal Comune di pari passo con la parte privata, il sindaco ha firmato la revoca parziale delle ordinanze di sgombero per i negozi.