Le Segreterie provinciali di Teramo FIM CISL – FIOM CGIL – UILM UIL ricordano in una nota che “La Costituzione Italiana eleva il Lavoro, nel primo articolo, a fondamento della Repubblica Democratica”.
“Sempre di più, però – spiegano – il lavoro diventa fattore di rischio: copioso l’elenco quotidiano di incidenti e morti. Il grave episodio di venerdì in un’azienda di Morro d’Oro è solo l’ultimo in ordine di tempo di una lista troppo lunga, anche nella nostra provincia: nel solo 2018 ci sono già stati 11 gravi incidenti che hanno causato 3 morti e 8 invalidi permanenti. La crisi, con il portato di precarietà, allungamento dell’età lavorativa, abbattimento dei costi, ha messo in secondo, se non in terzo o quarto piano, il tema della sicurezza sul lavoro”.
“Oggi – proseguono nella nota – è il momento dell’inversione di marcia. Si deve uscire dal ricatto “mancata sicurezza in cambio di occupazione”: il diritto al lavoro si realizza davvero solo se il lavoro è sicuro. Non è più tollerabile continuare nell’indifferenza: le aziende devono considerare centrale il tema della sicurezza evitando di ignorare, o peggio, delegittimare, chi rivendica il rispetto delle norme in materia; le istituzioni preposte devono essere messe in condizione di operare: non è possibile che per mancanza di fondi i controlli siano rarissimi; ai delegati ed ai rappresentanti dei lavoratori deve essere realmente riconosciuto il proprio ruolo, con la possibilità di operare in autonomia e senza condizionamenti; le Organizzazioni Sindacali vanno costantemente coinvolte sul tema della sicurezza: non è un caso che vi sia maggior incidenza di incidenti nelle aziende non sindacalizzate; va predisposto in maniera diffusa un piano di formazione alla sicurezza per tutti i lavoratori”.
Per queste ragioni FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL di Teramo, sabato 26 maggio 2018, dalle ore 9.30 alle ore 12.00, saranno in piazza Martiri della Libertà a Teramo, con un presidio di lavoratrici e lavoratori.
“Sarà l’occasione – concludono – per esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori vittime di incidenti ed infortuni e reclamare il rispetto delle normative in materia di sicurezza sul lavoro”.