Teramo, didattica a distanza: convocato tavolo per regolarne le modalità

Mentre in tutte le scuole della provincia di Teramo si stanno affrontando le difficoltà della fase attuale con senso di responsabilità e attenzione alla sicurezza, le nuove misure varate dal Governo in materia scolastica determineranno un’ulteriore modifica sulle modalità di fare scuola.

Con la nota 1896 del 19 ottobre 2020 applicativa del DPCM varato il 18 ottobre 2020, il Ministero precisa che l’attuazione e l’estensione della Didattica Digitale Integrata (DDI) riguarderà solo le scuole medie superiori e vi si farà ricorso solo dopo che in specifici contesti territoriali (non quindi in maniera generalizzata) ne sia stata deliberata la necessità da parte dei Coordinamenti regionali e locali come previsto dal cosiddetto Piano scuola adottato con decreto del Ministro del 26 giugno 2020 n. 39.

A seguito della comunicazione delle autorità regionali, locali o sanitarie della situazione di criticità e di particolare rischio, le scuole superiori modulano, in aggiunta a quanto hanno già disposto da settembre, orari di ingresso e uscita degli alunni, anche con l’utilizzo di turni pomeridiani; e, sempre nell’ambito di questa ulteriore modulazione, dispongono che l’ingresso a scuola non avvenga prima delle ore 9.00. Nella nota si richiama l’esigenza di tutelare le specifiche situazioni degli alunni con disabilità o con altri bisogni educativi speciali, favorendo in questi casi l’apprendimento in presenza.

Le scuole dell’infanzia e del primo ciclo non sono interessate dal provvedimento e continueranno a svolgere la didattica in presenza.

Dopo la firma del Protocollo d’intesa del 6 agosto 2020 sulla sicurezza tra OO.SS. e M.I. tutto si era fermato. Il Piano scuola 20/21 adottato dal Ministero dell’Istruzione il 26 giugno 2020, prevedeva la convocazione di tavoli tecnici provinciali per affrontare i numerosi nodi da sciogliere. Nell’allegato tecnico di detto protocollo si faceva esplicito riferimento alle competenze specifiche degli Enti locali. “Istituzione di Conferenze dei servizi, finalizzate ad analizzare le criticità delle singole istituzioni scolastiche che insistono sullo specifico territorio, individuando modalità d’intervento e soluzioni operative”. Impegni che, nonostante le nostre reiterate sollecitazioni, non sono stati rispettati nella provincia di Teramo. Per rispondere alle emergenze quotidiane molte scuole hanno affrontato la fase con grande senso di responsabilità, altre anche forzando le norme contrattuali.

Del resto il tavolo permanente nazionale è stato convocato solo per il 30 ottobre; ancora oggi non c’è chiarezza in materia di trattamento dei lavoratori fragili, sulla contrattazione della DDI, sul lavoro agile per il personale Ata, sulle assenze del personale legate alla situazione pandemica, sulla nomina dei supplenti.

L’Amministrazione ha comunicato ai sindacati che il 21 ottobre si aprirà il tavolo di trattativa per regolare con un contratto nazionale la DDI. “Pertanto chiediamo ai tanti dirigenti scolastici della provincia che non lo hanno ancora fatto, di attivare le relazioni sindacali per stabilire regole sulla sicurezza, sul lavoro, sulla disconnessione, sull’utilizzazione del personale e delle risorse. Saranno questi i temi di una giornata formativa che faremo in videoconferenza mercoledì 21 ottobre ’20 con le RSU della FLC CGIL di Teramo”.

 

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