Il sogno americano di Giorgia: da Torano Nuovo a New York. La storia

Il sogno di Giorgia. Da Torano agli States per coronare il suo obiettivo: diventare una ballerina professionista e di successo.

 

Da artista alle prime armi, che si è messa in gioco, quasi intimorita in un mondo nuovo per lei, a ballerina apprezzata per il talento e applicazione. Un simbolo e un esempio al tempo stesso di talenti italiani che hanno deciso di lasciare la propria terra per realizzarsi all’estero. Il tutto con passione e impegno, senza mai dimenticare le proprie origini.

Ora Giorgia Vitali, 25 anni di Torano Nuovo, dopo tanta gavetta, ora ha alle spalle un’esperienza decisamente significativa e all’orizzonte si sono aperte strade molto gratificanti sul piano professionale.

 

Le origini. Giorgia Vitali ha il ballo nel sangue e inizia a dedicarsi alla sua passione da piccolissima, sotto la guida di Zorayda Di Sante.

Nel 2012, Giorgia viene accettata in una delle scuole più prestigiose di New York: la Joffrey Ballet School. Qui ha l’opportunità di crescere e studiare con i più importanti professionisti del campo. La sua dedizione e il suo talento la portano ad ottenere una borsa di studio al merito alla Joffrey Ballet School, scelta tra centinaia di altri studenti.

 

Giorgia studia danza classica, jazz, musical, contemporaneo e danza moderna ma si specializza anche in stili commerciali, hip hop e in particolare si appassiona di “waacking” e “voguing”, stili di danza nati e divenuti popolari tra la comunità LGBT a nei club di Los Angeles intorno agli anni ’70.

 

Nel 2016 l’artista di Torano Nuovo si diploma con lode al Peridance Capezio Center di New York, scuola storica dell’East Village.

Le collaborazioni. La sua versatilità le consente di lavorare con coreografi celebri e di generi diversi: Margo Sappington, Guillermo Blinker, Archie Burnett, Candace Brown, Dionna PridGeon, Kim Holmes, Francesca Harper, Cheryl Copeland, Kevin Wynn ed Ephrat Asherie. Lavora come assistente coreografa per “De Funes Dance” diretta da Diego Funes, una delle compagnie contemporanee più promettenti della città.

 

Giorgia diventa protagonista di video musicali per artisti musicali come Jansport J, Shàri Màri, Ateller e molti altri.

 

L’artista ha anche l’opportunità di ballare nel pluripremiato film/musical “Still Waiting in the Wings”, il cui cast include la stella di Broadway Chita Rivera.

Lavora da freelance per numerosi progetti artistici e ha l’opportunità di ballare nei teatri piu rinomati di New York.

 

Nel 2017 presenta “Rebirth – Rinascita” all’IDACO – Italian Dance Connection Festival, la sua prima creazione coreografica assieme alla collega Clarissa Fattoruso.

 

L’impegno attuale. La ballerina è attualmente componente di diverse compagnie di danza tra cui l’Indorican Multicultural Project, compagnia di danza che celebra la diversità culturale di New York City e dei suoi abitanti, impegnandosi nel sociale e nell’educazione dei bambini; ThruLines, ensemble la cui missione è quella di raccontare storie che coinvolgano tutta la comunità newyorkese, in collaborazione con l’United Palace of Cultural Arts, uno dei più antichi teatri di Manhattan.

 

Di recente, Giorgia ha debuttato nello spettacolo di Bollywood “Mystic India”, visto e acclamato da più di un milione di persone in tutto il mondo.

 

Le strade di Mumbai e quelle di New York si uniscono sul palco attraverso danza autentica indiana e tecniche moderne. Costumi colorati lavorati a mano per quattro anni nella capitale Indiana e scenografie elaboratissime rendono questa produzione unica e apprezzata in Svizzera, Canada, Sud Africa, Bahrain, Cina e varie città negli Stati Uniti. Giorgia è felice di andare in tour con quest’ultima compagnia negli Stati Uniti e prossimamente nel Sud- Est Asiatico.

 

 

 

Giorgia si racconta. “Ho iniziato a ballare a sei anni e ho continuato a passare ore ed ore in sala fino alla maturità”, racconta Giorgia Vitali. ” Non ero pronta né convinta di smettere di danzare, cosi feci domanda per frequentare accademie di danza all’estero, in Spagna, Israele e New York. Mai avrei immaginato che la Grande Mela potesse scegliermi. E invece, il 13 agosto 2012 arrivò l’email di risposta dalla Joffrey Ballet School. Un mese dopo, ero a Fiumicino per prendere il volo verso il mio sogno. Cosi, per due anni ho frequentato la Joffrey Ballet School, unica studentessa italiana del mio corso e una delle poche premiate con una borsa di studio al merito, un gran motivo di orgoglio per me, ragazza di provincia completamente catapultata nel caos e la frenesia della città. Una città che mi ha scelta e che ho iniziato ad amare pian piano. Questa città in cui posso davvero definirmi ballerina professionista senza che nessuno faccia commenti o giudichi le mie scelte di vita o il mio percorso”.

Il legame con la terra natia. “Le mie radici e il posto in cui sono cresciuta rimangono comunque un punto fermo per me”, e fanno di me quello che sono: in tutte le mie esperienze qui negli Stati Uniti porto con me le persone che amo e quell’Italia, quell’Abruzzo che ho imparato ad apprezzare maggiormente dopo essere partita, osservandoli da lontano.

 

A cinque anni dal mio arrivo, mi ritrovo diplomata in danza, non più diciannovenne intimorita ma venticinquenne più sicura di sé stessa che guarda al futuro con lo stesso sorriso di sempre, felice di iniziare a viaggiare con la compagnia Mystic India e di insegnare danza e fitness per AYB – At Your Beat, scuola di Londra che aprirà presto una sede a New York City”.

 

 

 

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