Roseto, emergenza coronavirus. Al “Moretti e al “Saffo” aule virtuali per continuare da casa l’attività didattica

In un momento di grande emergenza per via del coronavirus, con un Paese, l’Italia, quasi del tutto paralizzato, con scuole e università chiuse, l’attività didattica per migliaia di studenti deve però proseguire.

Così a Roseto i due principali istituti superiori della città, il Moretti e il Liceo Saffo, hanno deciso di adottare il sistema di modalità “didattica a distanza”. Gli studenti hanno quindi modo di seguire le lezioni a distanza, utilizzando un semplice computer o persino uno smartphone. All’istituto Moretti sono state create delle vere e proprie aule virtuali con collegamento via Google Suite (video e audio) con tutti gli studenti.

È stato un lavoro enorme di tutti gli insegnanti (oltre 130) per mettere on line ogni giorno circa 900 alunni, collegati tutti ogni mattina. Ed è una delle pochissime scuole della regione a farlo per tutti gli studenti e docenti. Altri istituti superiori provinciali e regionali sono ancora al palo, perché in effetti le difficoltà ci sono per avviare questo sistema.

“Ma al Moretti”, ha spiegato il professor William Di Marco, “grazie al corso di Informatica, abbiamo bruciato le tappe. In questo momento di avvilimento collettivo, potrebbe essere una buona notizia, segnatamente per le positive considerazioni delle famiglie”.

Dunque le lezioni vanno avanti nei due istituti rosetani, con la speranza che quanto prima gli studenti possano passare dalle attuali aule virtuali a quelle reali, dove compagni di scuola e amici torneranno ad abbracciarsi e a sorridere con i loro insegnanti. Per quanto riguarda l’Istituto Moretti, prima che subentrasse il definitivo provvedimento di chiusura, almeno sino al prossimo 3 aprile, il laboratorio di chimica guidato dalla professoressa Roberta Di Marco aveva realizzato un igienizzante-disinfettante per far fronte alla carenza di amuchina.

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